martedì 2 luglio 2024

Tributo all'opera musicale di Fausto Bordalo Dias


 

Introduco questo post con le parole scritte ieri da Nuno Pacheco sul giornale Público a poche ore dalla prematura scomparsa, a soli 75 anni, dell'ultimo dei cantautori portoghesi appartenenti al canto e alla musica civicamente e socialmente impegnata in Portogallo del periodo della Rivoluzione dei garofani. "Grande, grande è stato il viaggio, grande ed eterna è l'opera di Fausto Bordalo Dias" scrive Pacheco, aggiungendo che l' opera di Fausto va ben oltre il suo più noto e prezioso album Por Este Rio Acima (1982), album che, a mio parere, è un viaggio nel viaggio, una summa dell' universo dei  suoni appartenenti al folklore portoghese e a quelli dei paesi colonizzati e quindi può a tutti gli effetti essere definito un'enciclopedia musicale portoghese.    

Fausto ha lasciato al Portogallo un contributo poetico e musicale enorme proprio perché la sua opera è unica, originale e innovativa. Da italiana azzardo nel giudizio, ma definirei Fausto come un'anima Morriconiana, in lande portoghesi. Nei suoi live la performance è affidata a un'intera comunità che suona, il singolo strumento musicale non esiste più e ciascuno strumento viene raddoppiato a servizio dell'anima della musica che deve poter raccontare i più intimi dettagli delle storie, delle emozioni e trasmetterle agli altri, a chi ascolta. Niente individualismo, niente protagonismo o prevaricazione dunque, solo fusione, in un unico e originale canto universale. Due batterie, due tastiere, percussioni tipiche varie, chitarre moltiplicate e chi più ha da dare, che lo dia pure e senza risparmiarsi, perché la musica è un'arte generosa e al servizio del benessere pubblico e privato. 

Cantautore appartenente alla terza generazione del canto interventista (biografia tratta da Eduardo M. Raposo, 1960-1974 Canto de Intervenção, 2007) Carlos Fausto Bordalo Gomes Dias è nato il 26 Novembre 1948 a bordo della nave  "Patria", in pieno Atlantico, quando i suoi genitori, della Beira, erano diretti verso l’Angola. Qui in Angola trascorre la propria infanzia e adolescenza, assimilando quei ritmi africani che in seguito caratterizzeranno il suo percorso musicale e poetico e si fonderanno in un’unica e originalissima musica di matrice portoghese. Interprete, autore e compositore, Fausto è uno dei protagonisti della MPP (Musica Popolare Portoghese), diretto discendente di cantautori interventisti come José Afonso e Adriano Correia de Oliveira con i quali suonò prima e dopo il 25 Aprile del 1974. Nel 1968 si trasferisce a Lisbona per cominciare gli studi superiori e studia Scienze Socio-Politiche, specializzandosi in Relazioni Internazionali. Dopo  un breve passaggio nella musica Pop di quegli anni, che lo vede partecipe nel gruppo “Os Rebeldes”, si afferma come interprete entrando in contatto con i cantautori interventisti e nel 1970 registra il suo primo album omonimo “Fausto” (Philips), con musiche di autori portoghesi. Nel 1974 registra l’album P’ró Que Der e Vier (Orfeo) prodotto da Adriano Correia de Oliveira, il quale partecipa, così come José Afonso, nel brano “Daqui Desta Lisboa” (con testo di Alexandre O’Neill), un album contenente musiche frutto dei vissuti “rivoluzionari” di quel periodo. Purtroppo il testo di Raposo non riporta altre informazioni, poiché la sua trattazione del tema è confinata agli anni 1960-1974.

Pubblico pertanto una doverosa discografia di Fausto perché fa parte della triade dei “miei preferiti ed eletti cantautori portoghesi” ed ho avuto l’onore e il privilegio, da italiana, di conoscere ed apprezzare la sua opera più di dieci anni fa nel corso delle mie peregrinazioni in terra portoghese.

Até sempre Fausto e grazie, obrigada…la bellezza nella musica fortunatamente è Eterna!

Luisa Notarangelo

Grande, grande é a viagem, Live (2007)  

 

Discografia:

  • Fausto (1970, Philips)
  • P'ró Que Der e Vier (1974)
  • Beco com saída (1975)
  • Madrugada dos Trapeiros (1977)
  • Histórias de Viajeiros (1979)
  • Por Este Rio Acima (1982)
  • O despertar dos alquimistas (1985)
  • Para além das cordilheiras (1987)
  • A preto e branco (1988)
  • Crónicas da terra ardente (1994)
  • O Melhor dos Melhores (1994)
  • Atrás dos Tempos Vêm Tempos (1996)
  • Grande Grande É a Viagem (live) (1999)
  • A Ópera Mágica do Cantor Maldito (2003)
  • 18 canções de amor e mais uma de ressentido protesto (2007)
  • Três Cantos (live) with José Mario Branco e Sergio Godinho (2009)
  • Em Busca das Montanhas Azuis (2011)








martedì 17 aprile 2018

Dal Fado alle musiche tradizionali dei porti del mondo


Vorrei presentarvi il mio nuovo progetto Canti Migranti, musica dai porti del mondo.

L’idea di questo progetto è nata nel 2017, ho voluto riunire in un mio repertorio live brani di alcune tradizioni popolari legate da uno specifico trait d’union: l’ambiente in cui si sono sviluppate, l’ambiente dei porti.

Gli studi antropologico-musicali del cileno Miguel Angel Vera Sepulveda (1999) sui generi musicali “portuensi”  hanno evidenziato che il trait d'union culturale di questi generi è l'ambiente della marginalità, delle classi operaie e della prostituzione, legato alla vita quotidiana a ridosso dei porti; alcuni dei temi ricorrenti sono: la gelosia, il tradimento, l'abbandono, il sentimento di fatalismo e nostalgia per un amore che non si può vivere, le bettole, il malaffare, la vita di quartiere, la partenza o la nostalgia della propria terra lontana.

Ho scelto i brani di Canti Migranti proprio in base alle tematiche ricorrenti in tradizioni musicali come il Fado, il Tango, il Vals argentino ed ecuadoriano, la Milonga, la Ranchera messicana e la canzone classica napoletana e romana. La maggior parte dei brani proposti, appartengono alla prima metà del Novecento. Tra i compositori proposti troviamo C.Gardel, S. Iradier, A. Martinez, E.Cadicamo, L.Demare, G.Vera Santos, E.A.Mario. 


giovedì 24 aprile 2014

Terras de Portugal: genesi di un disco nato dalla saudade

L’album Terras de Portugal, idea, voce e produzione esecutiva di Luisa Notarangelo, edizione d’autore del Febbraio 2014, è nato come progetto per raccogliere alcune sue composizioni musicali inedite. Queste composizioni sono nate dalla lettura di due sonetti  della poetessa Florbela Espanca e di una poesia del poeta Sidónio Muralha, intitolata Raízes, già incisa da Amália Rodrigues su musica di Henrique Lourenço. Nell’album Terras de Portugal, i due sonetti della Espanca non hanno più i loro titoli originali ma prendono il nome di Fado Florbela e Fado para Amalia, le musiche di Luisa dedicate a due donne che attraverso la loro arte hanno incarnato, come poche altre, la saudade del popolo portoghese: Florbela Espanca e Amália Rodrigues.
In Terras de Portugal, l’autobiografica Raízes di Muralha, cantata da Amália, diventa Prece, una musica che si erge a nostalgica preghiera che la voce di Luisa intona al ventre della madre-terra, una preghiera  cantata con le saudades delle proprie radici e dei propri cari. Gli arrangiamenti  delle musiche sono di José Barros, uno dei principali esponenti della musica tradizionale portoghese e di José Elmiro Nunes, rinomato chitarrista con più di trent'anni di esperienza nell'ambito del Fado di Lisbona. L’album, pur riportando nei titoli dei brani, il nome del genere musicale che lo ha ampiamente ispirato, il Fado, non può considerarsi un disco che omaggia unicamente questo genere; se l’accompagnamento musicale di quasi tutti i brani è affidato agli strumenti consueti del Fado, l’imprescindibile chitarra portoghese, basso e  chitarra acustici, è anche vero che solo due brani del cd appartengono all’alveo dei Fado tradizionali, il Fado Menor, sempre su testo della Espanca (“Poetas”) e il Fado João, un Fado Mouraria, con l’insolita e originale presenza di un mandolino, ma cantato così come l’antica tradizione popolare vuole lo si canti nelle Case di Fado lisboete, á desgarrada, ossia “a braccio”, come si direbbe in Italia.
Terras de Portugal, è un album d’esordio coraggioso e originale perché non si ferma all’esplorazione di un genere musicale, il Fado, ma lo rielabora in maniera personale, nella musica e nel canto. E’ rilevante sapere che tra le cantanti portoghesi di Fado, l’ultimo nome noto per aver composto musiche su sonetti di Florbela Espanca, sia quello di Teresa Silva Carvalho, che compose alcune musiche negli anni Ottanta. Preziosa, originale e saudosa, la versione mandolino-voce della celebre Cheira Lisboa.
Nell’album sono presenti due importanti omaggi uno è relativo alla storia, l’altro alla ricca tradizione musicale portoghese. Troviamo un brano di José Afonso, Cantar alentejano, che narra la storia di Catarina Eufemia, una bracciante agricola alentejana, assassinata dalla polizia del regime di Salazar, uno dei “canti di protesta” e delle storie reali di quel periodo che fu colpita dalla censura. Uno dei brani di José Afonso più rappresentativi ed emblematici, ma poco inciso dagli anni Ottanta in poi, perché considerato “antico”. Lo riporta nella storia del presente portoghese,  un’italiana, come sentito omaggio alla terra alentejana, madre della rivoluzione, del cambiamento, dei diritti e della libertà di pensiero. L’ultimo omaggio di Luisa in “Terras de Portugal” è alle tradizioni musicali portoghesi. Il Portogallo, è il paese europeo con il più cospicuo materiale di ricerca e presta grande attenzione alla tutela del proprio patrimonio musicale tradizionale. Le ricerche su questo cospicuo patrimonio musicale  risalgono agli anni Sessanta ad opera di M.Giacometti. Differenti canti, musiche e danze ancora oggi impreziosiscono e scandiscono la vita di numerose comunità portoghesi, dal Nord al Sud. In Terras de Portugal si rende omaggio al Nord, con l’allegra chiusura di Chula Nova da Andorinha, un’originale rivisitazione di questa musica-danza. Composta da Luisa su alcune quartine di Fernando Pessoa dedicate alle rondini, questa Chula ha il merito di aver avvicinato due culture, quella portoghese e quella italiana in un unico e saudoso canto.
Terras de Portugal è un album nato dalla saudade e trasuda di saudade, quella saudade che per ben nove anni ha accompagnato Luisa Notarangelo nei suoi numerosi viaggi in terra portoghese e questa è la genesi di Terras de Portugal…ascoltando l’album, che siate nati in Portogallo o non lo siate, non  importa…vi ritroverete a provare la “saudade”.
CANALE YOUTUBE
https://www.youtube.com/channel/UC0gqz_aKZofwPDoMYTaRMxg



                      Terras de Portugal cd (2014):


Fado Florbela (F.Espanca/L. Notarangelo)
Prece (S.Muralha/L. Notarangelo)
Fado João (Maria Carlota de Noronha/João de Noronha)
À Janela do meu peito (A. Janes)
Fado para Amália (F.Espanca/L. Notarangelo)
Fado Menor (F.Espanca/popular)   
Cantar Alentejano (José Zeca Afonso)
Cheira a Lisboa (Carlos Dias / César de Oliveira)  
Chula nova da andorinha (Fernando Pessoa/L.Notarangelo/L.Notarangelo)

Musicisti che partecipano all’album:  José Manuel David (voce, fisarmonica), del gruppo Gaiteiros de Lisboa 

 

https://soundcloud.com/lusitanasaudade




Testi in Terras de Portugal cd (2014)

F.Espanca       ANOITECER* (Fado Florbela)
A luz desmaia num fulgor d'aurora,
Diz-nos adeus religiosamente...
E eu que não creio em nada, sou mais crente
Do que em menina, um dia, o fui... outrora...

Não sei o que em mim ri, o que em mim chora,
Tenho bênçãos d'amor p’ra toda a gente!
E a minha alma sombria e penitente
Soluça no infinito desta hora…

Horas tristes que são o meu rosário...
Ó minha cruz de tão pesado lenho!
Meu áspero e intérmino Calvário!

E a esta hora tudo em mim revive;
Saudades de saudades que não tenho...
Sonhos que são os sonhos dos que eu tive...


* Soneto integrado no volume Livro de Soror Saudade [1923). -in: ESPANC, Florbela - Obra Poética, volume I, de "Obras de Florbela Espanca" - org. e notas de José Carlos Seabra Pereira. Lisboa: Editorial Presença, 2009, p. 112.

F.Espanca         POETAS* (Fado Menor)

Ai as almas dos poetas
Não as entende ninguém;
São almas de violetas
Que são poetas também.

Andam perdidas na vida,
Como as estrelas no ar;
Sentem o vento gemer
Ouvem as rosas chorar!

Só quem embala no peito
Dores amargas e secretas
É que em noites de luar
Pode entender os poetas
E eu que arrasto amarguras

Que nunca arrastou ninguém
Tenho alma para sentir
A dos poetas também!
* Poema publicado no Notícias de Évora, 23.07.1916. - in: ESPANCA, Florbela – Obra Poética, volume I, de "Obras de Florbela Espanca" - org. e notas de José Carlos Seabra Pereira. Lisboa: Editorial Presença, 2009, 27.

F.Espanca        Meu Fado, meu doce amigo (Fado para Amália)

Meu fado, meu doce amigo
Meu grande consolador
Eu quero ouvir-te rezar,
Orações à minha dor!

Só no silêncio da noite
Vibrando perturbador,
Quantas almas não consolas
Nessa toada d'amor!

Cantando p'r uma voz pura
Eu quero ouvir-te também
P'r uma voz que me recorde
A doce voz do meu bem!

Pela calada da noite,
Quando o luar é dolente,
Eu quero ouvir essa voz
Docemente... docemente...
* In: ESPANCA, Florbela – Obra Poética, volume I, de "Obras de Florbela Espanca" - org. e notas de José Carlos Seabra Pereira. Lisboa: Editorial Presença, 2009, p. 58

S.Muralha  Raízes (Prece)

Velhas pedras que pisei
Saiam da vossa mudez
Venham dizer o que sei
Venham falar português
Sejam duras como a lei
E puras como a nudez.

Minha lágrima salgada
Caiu no lenço da vida
Foi lembrança naufragada
E para sempre perdida
Foi vaga despedaçada
Contra o cais da despedida.

Visitei tantos países
Conheci tanto luar
Nos olhos dos infelizes
E porque me hei-de gastar?
Vou ao fundo das raízes
E hei-de gastar-me a cantar.

 

mercoledì 12 marzo 2014

Terras de Portugal, il mio cd per celebrare il Portogallo

 


 


Luisa Notarangelo  criou o único blogue que promove o conhecimento do Fado na Italia http://fadoportoghese.blogspot.it; nascido em Novembro de 2007 foi classificado pela revista Visão entre os espaços melhor da web em que se fala deste género músical (Fevereiro de 2009).
Terras de Portugal é o projecto musical nascido da sua paixão, não só para o Fado, mas para a história, para o povo e para toda a cultura Portuguesa. Um projeto alimentado por inúmeras viagens a Portugal á descoberta das Casas de Fado, tabernas históricas de Lisboa onde o Fado nasceu e onde ainda é cantado.
Valioso trabalho, Terras de Portugal, nos últimos anos tem visto desabrochar colaborações com músicos portugueses e, finalmente, torna-se um sonho, porqué é o nome do primeiro album da Luisa Notarangelo, um ponto de chegada, após oito anos inteiramente dedicados ao estudo e á divulgação desta música na Itália, é o seu casamento com esta bela terra e o seu património poético e musical e também è a sua estreia como intérprete e compositora, com quatro musicas de sua propria autoria. Com a colaboração entre músicos italianos e portugueses, o desenvolvimento deste projecto  abraça as duas culturas; os arranjos musicais sao de José Barros, um dos principais expoentes da música tradicional portuguesa e de José Elmiro Nunes, renomado musico com uma experiência de mais de 40 anos no meio do Fado de Lisboa. Musicos convidados no album: José Manuel David (voz, concertina), do grupo Gaiteiros de Lisboa.

 
Luisa Notarangelo ha creato l’unico blog che promuove la conoscenza del Fado in Italia (http://fadoportoghese.blogspot.it); nato nel Novembre 2007, è stato classificato dalla rivista Visão tra gli spazi migliori della rete in cui si parla di questo genere musicale (Febbraio 2009). Terras de Portugal è il progetto musicale nato dalla sua passione, non solo per il Fado, ma per la storia, per il popolo e per tutta la cultura portoghese. Un progetto nutrito dai numerosi viaggi in Portogallo alla scoperta delle Case di Fado, storiche taverne di Lisbona dove il Fado è nato e ancora oggi cantato. Lavoro prezioso, Terras de Portugal,  negli ultimi anni ha visto sbocciare collaborazioni con noti musicisti portoghesi e  finalmente diventa  un sogno realizzato perché è  il nome del  primo album di Luisa Notarangelo,  un punto di approdo dopo otto anni interamente dedicati allo studio e alla divulgazione di questo genere musicale in Italia, è il suo matrimonio con questa splendida terra e con il suo patrimonio poetico e musicale ed è anche il suo debutto come interprete e compositrice, con quattro musiche di sua autoria. Con la collaborazione tra musicisti italiani e portoghesi, lo sviluppo di questo progetto abbraccia le due culture musicali; gli arrangiamenti  delle musiche sono di José Barros, uno dei principali esponenti della musica tradizionale portoghese e di José Elmiro Nunes, rinomato chitarrista con più di quarant'anni di esperienza nell'ambito del Fado di Lisbona. Musicisti che partecipano all’album:  José Manuel David (voce, fisarmonica), del gruppo Gaiteiros de Lisboa.

 
Luisa Notarangelo has created the only blog that promotes the knowledge of Fado in Italy ( http://fadoportoghese.blogspot.it ). This, was born in November 2007 and (on February 2009) it was ranked by the magazine Visão as one of the best spaces in the network where to talk about this kind of music. Terras de Portugal is the musical project born from Luisa's passion for the history, people and for all Portuguese culture, not only for Fado. A project went on thanking the numerous trips to Portugal discovering the Houses of Fado: the historical taverns of Lisbon where Fado was born and where it still sung today . Precious and fine work, Terras de Portugal, in the last years has been growing up collaborations with renowned Portuguese musicians and finally the dream come true because it is the name of the first album by Luisa Notarangelo: the arrival after eight years totally dedicated to the study and dissemination of this kind of music in Italy, her marriage to this beautiful land, its poetic and musical heritage and her debut as a performer and composer, with four musics from herself . Co-working with musicians Italian and Portuguese, the development of this project embraces the two musical cultures , the arrangements of music are by José Barros, one of the leading exponents of traditional Portuguese music and José Elmiro Nunes, famous guitarist with more than 40 years of experience in Fado. The musicians worked in this album are: José Manuel David (vocals, accordion), musician of the group “Gaiteiros de Lisboa”.
 

Video youtube Fado Florbela Terras de Portugal cd
 
 
 
Solo per l'Italia compra il cd inviando una mail a lusitanasaudade@gmail.com



 
 



 
 
 
 
 
 
 

 

 










 

 









 

 
 

giovedì 23 gennaio 2014

Terras de Portugal, il mio cuore al Portogallo



Si chiama Terras de Portugal, è il mio cd in uscita a Febbraio 2014. Dopo anni di viaggi, di studi, di profonda dedizione al Fado di Lisbona e alla musica tradizionale di questo paese, eccolo qui il mio personale omaggio alla terra di cui sono perdutamente innamorata.
Ho composto quattro temi di questo disco: Prece, Fado para Amália, Chula nova da andorinha e Fado Florbela; queste musiche hanno preso corpo da poesie che mi hanno particolarmente suggestionata; sono di Florbela Espanca, Fernando Pessoa e Sidónio Muralha…José Barros e José Elmiro Nunes, con spiccata sensibilità, hanno arrangiato e impreziosito le mie melodie. Ho voluto poi rendere omaggio alla storia del Portogallo e a Zeca Afonso col suo Cantar Alentejano, ai profumi di Lisbona, la culla del Fado, con Cheira a Lisboa, alle marchas lisboete, al Menor e alle tipiche desgarradas de Fado (Fado João)…ma il mio è solo un piccolo squarcio di questo paese, che è uno scrigno immenso di ricchezze culturali…

Questo è il video di Fado Florbela il mio brano dedicato alla poetessa Florbela Espanca
Per sapere qualcosa di più sul cd:

CANALE YOUTUBE   https://www.youtube.com/channel/UC0gqz_aKZofwPDoMYTaRMxg

La mia pagina facebook Terras de Portugal

Buon ascolto, Luisa Notarangelo




   

sabato 9 luglio 2011

LA MUSICA DEL MEDITERRANEO ESPLODE A PONTEDERA: TUTTI I CONCERTI e L'OMAGGIO A SARAMAGO

16-22 LUGLIO 2011
Tenetevi forti perché anche quest’anno torna, imperdibile, l’appuntamento con il Festival Sete Sóis Sete Luas e non solo a Montecastello, ma anche, e soprattutto, al Centrum Sete Sóis Sete Luas in centro città. Super concerto della nuova produzione originale del Festival: la multietnica orchestra 7Sóis.Med.Kriol.Orkestra, con la partecipazione straordinaria di Eugenio Bennato. Le chicche assolute dei suoni del Mediterraneo in pri! ma nazionale: il musicista-cantastorie portoghese Sebastião Antunes, le note ipnotizzanti del gruppo israeliano Esta, i ritmi danzanti del gruppo basco Korrontzi. E ancora il ritorno degli esplosivi Gustafi, dalla Croazia. Inaugurazione del monumento in memoria di José Saramago e la proiezione del film “José e Pilar” in Prima Nazionale. 

Il viaggio del Festival Sete Sóis Sete Luas  diventa sempre più intenso e temerario: in un momento storico di rivendicazioni e di migrazioni, si fa portatore di un nuovo modello d’identità mediterranea, che cresce al sole della solidarietà e al ritmo del dialogo interculturale comunicando con le vicine coste atlantiche del mondo lusofono.
Nato fra la Toscana e il Portogallo, il Festival Sete Sóis Sete Luas oggi si dipana lungo un itinerario che tocca 25 città in 10 Paesi, fra Italia, Portogallo e Azzorre, Grecia, Spagna, Francia, Marocco, Israele, Capo Verde, Croazia, Brasile, coinvolge 400 artisti, propone oltre 150 concerti di musica popolare contemporanea accompagnati da esposizioni di arte plastica, annoverando più di 60 prime nazionali e attirando una platea di 180.000 spettatori annui. In Italia, oltre a Pontedera, il Festival si tiene a Genazza! no, Oristano, Mascalucia, Pollina, Roma, Vittoria, Capri, Comunità Montana dei Monti Azzurri nelle Marche.
In diciannove anni di vita, il Festival, che gode del prezioso sostegno della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Comune di Pontedera e di Geofor, ha inventato un genere tutto suo, scoprendo i mille modi di reinterpretare la tradizione popolare al fine di renderla più fruibile, condita con nuove commistioni musicali, e promuovendo inedite collaborazioni artistiche. Viaggi e miraggi sonori che tastano meticolosamente il polso al ritmo del terzo millennio.
Il Cartellone a Pontedera 
Dopo il grande successo dell’anno scorso del concerto di Kusturica, che ha attirato folle da tutta Italia, il cortile del Centrum Sete Sóis Sete Luas (uscita stazione FS, lato Piaggio) sarà la location di quasi tutti gli eventi. E per evitare di soffrire troppo il caldo e la sete tipica della torrida estate, da quest’anno ci sarà anche uno splendido art-café che distribuirà i prodotti speciali del Festival e le classiche bibite estive. Non si vuole però abbandonare del tutto la maestosa e suggestiva cornice della Villa Malaspina a Montecastello, sede ormai storica del Festival, che ospiterà il concerto di domenica 17.
Il Monumento e il Film
L'apertura dell'edizione toscana, sabato 16 luglio, sarà consacrata alla memoria di un grande uomo ed eccellente scrittore che ha avuto un rapporto speciale con Pontedera ed è scomparso un anno fa: il Premio Nobel José Saramago. Grazie al prezioso contributo di Geofor, la serata inizierà con l’inaugurazione del monumento "La Passarola", costruita con materiale riciclato dal conosciuto artista andaluso César Molina. “La Passarola” o macchina volante è il simbolo del Festival per il suo potere evocativo e illuminista: essa rappresenta la metafora del sogno e della libertà utopica e sorgerà proprio nel cortile del Centrum. Lo scultore andaluso sarà presente per omaggiare il Premio Nobel portoghese e per illustrare al pubblico la sua  ricerca artistica. Successivamente è prevista la proiezione in Prima Nazionale del film documentario “José e Pilar” del regista portoghese Miguel Gonçalves Mendes che racconta, in modo brillante e commovente, gli ultimi anni di vita di Saramago.
I Concerti
Si comincia domenica 17 luglio con il concerto del gruppo israeliano Esta, un vero e proprio viaggio mistico alla scoperta delle radici dei ritmi della terra dei padri. Strumenti inventati dagli stessi musicisti - lo Zurnaphone, la Bombeta, Suz Guitar, la Darbuka parlante e il Bandutar – ipnotizzano il pubblico, solleticandone l’udito con arie arcane. Villa Malaspina di Montecastello sarà la cornice ideale di un concerto, in prima nazionale, che sfiora l’esperienza spirituale.
 Ma il simbolo dello spirito di ricerca, sperimentazione e collaborazione proprio del Festival è la 7Sóis.Med.Kriol.Orkestra,  progetto ideato e prodotto dal Sete Sóis Sete Luas, che lunedì 18 si esibirà per la prima volta in Italia, accompagnato dal grande maestro napoletano Eugenio Bennato. L'ensemble, nato dal lavoro congiunto di ben 6 prestigiosi musicisti provenienti dalle diverse sponde del Mare Nostrum e della Macaronesia - Portogallo, Capo Verde, Andalusia, Marocco, Puglia e Sicilia - testimonia la possibilità di comprensione e collaborazione in un’epoca di profonda crisi d’identità e di caos mediterraneo. José Barros (Portogallo), indimenticabile voce dei Navegante, é il direttore musicale della 7Sóis.Med.Kriol.Orkestra; Teté Alhinho (Capo Verde), compositrice e cantante, è la voce calda e seducente che colora di ritmi creoli le sinfonie dell’ensemble; Manuel Cabrales (Andalusia) alla batteria ne è il cuore pulsante; Jamal Ouassini (Marocco), al violino ne è l’anima araba; Mimmo Epifani (Puglia) al mandolino e Mario Riveira (Sicilia) al basso, trasmettono le vibrazioni passionali ed emozionanti del sud Italia.
A seguire altre chicche, prime nazionali, tutte da scoprire: martedì 19 si balla a ritmo di “triki”, il tradizionale organetto diatonico dei Paesi Baschi. Sarà il giovane gruppo basco dei Korrontzi ad invadere il cortile con le sue atmosfere festanti, in cui energia e allegria, musica e danza si fondono in uno stato incandescente. Ambasciatori della loro terra, hanno già suonato in molti paesi europei - Francia, Germania, Portogallo…- e per la prima volta si esibiscono in Italia.
Riscoprire le musica popolare portoghese come ampio contenitore che ha ricevuto nei secoli influenze da tutto il mondo, con particolare riferimento alle sue radici celtiche (tipiche del nord del Portogallo) e alle influenze del nord Africa. Questa è la ricerca del vocalista-cantastorie Sebastião Antunes che, essendo cieco, ha affinato l’udito e ci racconta favole piene di sentimento, credenze che rivelano le tradizioni dei contadini e le loro leggende, le storie sussurrate al camino, gli incanti del campo e i misteri della notte. Il musicista portoghese sale sul palco mercoledì 20 e per tutti sarà una festa che mischia momenti di follia a moment! i di mistica tenerezza.
A chiudere l’edizione toscana venerdì 22 saranno le commistioni musicali apparentemente impossibili, ma di grande capacità emotiva dei Gustafi: nove musicisti croati che hanno al loro attivo 11 album e più di 1300 concerti dal vivo. Il critico Sven Semencic scrive di loro «I Gustafi sono allo stesso tempo una tipica espressione della musica croata e il prodotto più completo della musica del mondo». I concerti  di quello che si può definire  il miglior gruppo croato degli ultimi anni si basano su un’esplosione di energia, tanto che il grande David Byrne letteralmente affascinato dalla loro musica, si è un! ito al gruppo sul palco in uno dei concerti dei Gustafi a Zagabria dando vita ad uno spettacolo fantastico ed indimenticabile.
Doppia esposizione: Ouazzani (Marocco) + Vando Figueiredo (Brasile)
Si attraversa l’Oceano Atlantico in un giorno: fino al 17 luglio, il Centrum Sete Sóis Sete Luas ospita «Le Cercle de la Vie», esposizione del pittore marocchino Abdelkrim Ouazzani, le cui tele allegre sono custodi di favole segrete, di contraddizioni sfuggenti, di feste incantate e di paesaggi sterminati. Raccontano il Marocco e, a chi le sa ascoltare, trasmettono gioia, ma anche inquietudine. Da martedì 19 luglio a martedi 30 agosto si cambia costa ed emisfero: i colori accesi e le forme ballerine di uno dei pittori più affermati e rappresentativi del Nord-Est del Brasile, Vando Figueiredo, illumineranno la cornice degli spettacoli e danzeranno al ritmo dei concerti.
Informazioni al pubblico
info@7sois.org – tel. 0587 090493
Calendario
Centrum Sete Sóis Sete Luas, viale Rinaldo Piaggio 82 // ore 22.00
Sabato 16: inaugurazione del monumento "La Passarola" e proiezione del film "José e Pilar"
Lunedì 18: concerto 7Sois.Med.Kriol.Orkestra
Martedì 19: concerto Korrontzi
Mercoledì 20: concerto Sebastião Antunes
Venerdì 22: concerto Gustafi
Villa Malaspina di Montecastello // ore 22.00
Domenica 17: concerto Esta

giovedì 24 marzo 2011

Eventi a Lisbona Aprile Giugno Luglio e Agosto 2011




Anche quest’anno la capitale portoghese rivela un’offerta culturale e d’intrattenimento ricca di grandi eventi e iniziative di ogni genere: dalle adrenaliniche gare sportive agli stuzzicanti festival culinari, dalle mostre multi tematiche ai rilassanti concerti jazz, dalle pièce teatrali ai grandi documentari… tutto questo, e molto di più, vi aspetta a Lisbona!
Per approfondimenti: www.visitlisboa.com

 

Festival “Peixe em Lisboa” Lisbona 07-17 aprile
Peixe em Lisboa, che l’anno scorso ha visto coinvolte oltre 22.000 persone, accende i riflettori su chef di fama internazionale che interpretano in modo tutto personale il pesce, colonna portante della gastronomia locale, in un contesto dalle mille sfaccettature: ottimo cibo, musica e degustazioni delizieranno i vostri sensi!
Per informazioni: www.peixemlisboa.com


Festas de Lisboa, Lisbona 1-30 giugno

Un autentico spazio d’innovazione e rinnovamento all’interno della tradizione lisboeta, dove è dato ampio spazio all’interazione tra le diverse correnti artistiche e il loro pubblico e dove le tipiche feste conviviali di strada e di piazza vi intratterranno, gustando le saporite sardine alla brace. Tra le manifestazioni più seguite ci sono il Festival del Fado (ogni venerdì e sabato del mese presso il Castello São Jorge), e i suoi concerti a bordo dello storico Tram 28. I festeggiamenti culmineranno la notte del 12 giugno quando la città celebrerà il suo santo patrono, Sant’Antonio, con una parata folkloristica lungo la famosa Avenida da Liberdade.
Per informazioni: www.egeac.pt www.festasdelisboa.com


Festival degli Oceani, Lisbona 30 luglio-13 agosto
Le rive del Tago faranno da sfondo a due settimane ricche delle più svariate proposte culturali: dalle mostre, alle conferenze, ai concerti, tutti avranno la possibilità di trovare l’attività preferita. Aggiudicatosi il secondo posto nell’ambito degli EuBEA – European Best Event Awards, l’anno scorso il festival ha visto la partecipazione di ben 350.000 spettatori, presi fra concerti, mostre, conferenze e iniziative varie, e il coinvolgimento di 150 addetti tra produzione, suono, luci e figuranti.
Per informazioni: www.festivaldosoceanos.com

domenica 13 febbraio 2011

Aspettando la seconda vittoria: Il FADO nell’elenco dei beni del patrimonio culturale dell’UNESCO


Il 2011 è l’anno in cui l’UNESCO si pronuncerà sulla Candidatura del Fado nella Lista Rappresentativa dei Beni del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Siamo convinti che la nostra candidatura ha tutte le possibilità di successo in questa valutazione e la sua principale forza sta nel grande consenso che è maturato in Portogallo rispetto a  tale candidatura.
Approvata all’unanimità da tutte le forze politiche dalle Camere municipali, sia dalla Camera Municipale di Lisbona che dalla Camera dei Deputati, contando sull’impegno espresso dal governo e sull’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, la candidatura ha superato tutte le barriere dei partiti in nome di una causa comune, la salvaguardia e la promozione della Cultura portoghese. Ha unito le istituzioni che posseggono beni museologici e archivistici che permettono di preservare la Storia del Fado nell’arco degli ultimi due secoli. Ha unito gruppi culturali e ricreativi all’interno dei quartieri di maggior tradizione fadista, associazioni professionali rappresentative di musicisti, autori ed editori legati al genere e partecipazioni di molte decine di personalità di spicco nell’universo del Fado. Ha mobilitato dentro e fuori dalle Università ricercatori che hanno fatto inventari di registrazioni storiche, preparato riedizioni musicali da tempo scomparse dal mercato, hanno organizzato antologie musicali, poemi e immagini del Fado. Ha lanciato una sfida a musicisti e editori per nuovi progetti artistici che assicurino nel contempo la preservazione della memoria del Fado tradizionale e la continuità nel futuro dell’energia creativa e rinnovatrice che sempre lo ha caratterizzato. Ma soprattutto la candidatura ci ha aiutati a riscoprire, a conoscere, a comprendere meglio e a consolidare, tutti assieme, il ruolo fondamentale che il Fado ha nel nostro guardare a noi stessi, nella nostra coscienza dell’identità portoghese, nella nostra capacità di essere allo stesso tempo ciò che siamo ma di essere costantemente aperti al mondo.
Quando arriverà la consacrazione dall’Unesco, che aspettiamo, sarà solo la seconda vittoria, perché la prima noi l’abbiamo già conquistata. 
RUI VIEIRA NERY, Presidente della Commissione Scientifica della Candidatura

venerdì 3 settembre 2010

Un turista per le strade di Coimbra...

                                                            E mi ritrovai in...À Capella

Ad Agosto, la città di Coimbra, famosa per la sua antica tradizione accademica e per le struggenti note del suo Fado, abbaglia per il gioco di riflessi creato dagli edifici bianchi del centro e dalle strade ripide e acciottolate. Passeggiare per Coimbra in un pomeriggio di Agosto è un'esperienza a tratti irreale: l'Università si profila fiera in alto alla collina e il dedalo di viuzze pare in attesa, tanto è sospesa l'atmosfera del pomeriggio. 
Alla sera, quando il caldo del giorno cala e gli abitanti escono dalle case per fare due chiacchiere in strada, Coimbra sembra riprendere vita: le pietre palpitano, rilasciando il calore accumulato durante le ore di sole e l'atmosfera si colora di quel tipico giallo soffuso delle notti portoghesi; è a quest'ora della sera, quando i lampioni cominciano a diffondere il loro tenue bagliore e le anziane si siedono sull'uscio delle case a prendere il fresco, che Coimbra rivela il suo fascino senza tempo; ed è proprio accompagnato da questa atmosfera che  sono entrato in à Capella... situato in cima a una ripida viuzza chiamata Rua Corpo de Deus, à Capella , è  un locale in cui ogni sera, i migliori fadisti della città si danno appuntamento per cantare il Fado di Coimbra. Il locale è denso di fascino: si trova, infatti, all'interno di un'ex piccola cappella, di cui conserva la suggestiva architettura e sfrutta l'acustica miracolosa, è illuminato solo dalla luce delle candele. Quando la notte cala a Coimbra, à Capella apre le porte e regala un'esperienza indimenticabile... nella pausa tra la prima e la seconda parte della serata, gli ospiti possono vedere su un grande schermo alcuni concerti dei più famosi fadisti portoghesi... io per stemperare l'emozione avevo bisogno di una boccata d'aria: così sono salito su per le scale alla sinistra del palco, giungendo fino a un minuscolo terrazzino segreto. La vista dei tetti di Coimbra da lassù riempie il cuore di un'emozione che solo le note magiche del Fado riescono a tradurre...


Mauro S.