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venerdì 28 febbraio 2025

Le magie del Fado: sette italiani a Lisbona al concerto in onore di Amália Rodrigues












“Come si possono avere i piedi per terra... se nella testa si hanno tante arie musicali che ti sollevano in cielo? Questo ho chiesto oggi alla mia amica poetessa Anna, ma lei non mi ha risposto per un evidente stato confusionale post Lisbona! Ebbene si, questo è l'effetto di 4 giorni full immersion nel Fado e dintorni”.

Così scrive Mino, uno degli amici che ha partecipato al concerto in onore di Amália a Campo Pequeno e a questa nostra full immersion dicembrina nel Fado lisboeta.
Desidero innanzi tutto ringraziare Mino, Alberto, Anna, Angela, Paola e
Amalia…persone splendide, che si sono mosse dal Centro, dal Sud e dal Nord dell’Italia per amore di Lisbona e del Fado…e per descrivere l’atmosfera di questo viaggio cito ancora una volta le parole di Mino: “Il Fado ci ha accomunati e fatti sembrare una compagnia di vecchi amici, pronti a scherzare su tutto e sostenersi in ogni bisogno, sembrava un miracolo! Sono convinto che senza di loro, il mio viaggio non sarebbe stato un successo!”
Dedico questo post al primo luogo che ha creato la magia di questo nostro viaggio lisboeta: il concerto del 12 Dicembre a Campo Pequeno per celebrare l’ultima esibizione di Amália all’Olympia di Parigi.
E’ la seconda delle date previste per questo evento nell’ex arena dei tori a Campo Pequeno, ristrutturata a sala concerti. Sono a sedere di fronte al palco in settima fila. Continuo a ruotare la mia testa da un lato all’altro e mi accorgo che non c’è un posto a sedere vuoto tra le gradinate dell’immensa arena…è strepitoso, penso, ci sono migliaia di persone…Amália a Lisbona è un’istituzione…Sul palco è montato un maxi-schermo che inizialmente proietta la firma autografa di Amália color fucsia, successivamente, durante l’esibizione dei cantanti, appariranno alcune sue foto a creare l’atmosfera dei Fado interpretati. Entrano i chitarristi: alla guitarra portuguesa c’è José Manuel Neto, il più ricercato tra i professionisti di questo strumento, alla viola si alternano Carlos Manuel Proença e Diogo Clemente, al basso acustico c’é Marino de Freitas. Apre l’omaggio ad Amália una giovane promessa del Fado lisboeta, Carminho, a seguire l’energico Ricardo Ribeiro, poi Ana Moura, l’intramontabile Camané, la nuova regina internazionale del Fado, Mariza, e infine la sorella di Amália, Celeste Rodrigues. E’ un susseguirsi di emozioni che non ti lascia riprender fiato…davanti a noi ci sono artisti eccezionali…Ciascuno di loro rende umile omaggio ad Amália con tre Fado e a rotazione ci regala un bis accompagnato da Joel Pina (basso acustico), che accompagnò Amália nelle tournée francesi. Abbiamo avuto il privilegio di ascoltare fados come Lágrima, Alfama, Vou dar de Beber á Dor, Cheira Lisboa (Ana Moura), Maldição, Gaivota, Há Festa na Mouraria, Maria Lisboa (Camané), Asas Fechadas, Lisboa Antiga, Espelho Quebrado (Carminho), Povo que Lavas no Rio, Gondarem, Alma Minha (R.Ribeiro), A rua do Capelão, Casa Portuguesa, Lavava no Rio Lavava (Celeste Rodrigues), Lisboa Não Sejas Francesa, Primavera, Estranha Forma de Vida, Barco Negro, Foi Deus (Mariza).
Che dire…questa è stata la prima delle magie con cui ci ha accolti Lisbona…con le emozioni della saudade e dell’incanto...