L’idea di questo
progetto è nata nel 2017, ho voluto riunire in un mio repertorio live brani di
alcune tradizioni popolari legate da uno specifico trait d’union: l’ambiente in
cui si sono sviluppate, l’ambiente dei porti.
Gli studi
antropologico-musicali del cileno Miguel Angel Vera Sepulveda (1999) sui generi
musicali “portuensi” hanno evidenziato
che il trait d'union culturale di questi generi è l'ambiente della marginalità,
delle classi operaie e della prostituzione, legato alla vita quotidiana a
ridosso dei porti; alcuni dei temi ricorrenti sono: la gelosia, il tradimento,
l'abbandono, il sentimento di fatalismo e nostalgia per un amore che non si può
vivere, le bettole, il malaffare, la vita di quartiere, la partenza o la
nostalgia della propria terra lontana.
Ho scelto i brani di
Canti Migranti proprio in base alle tematiche ricorrenti in tradizioni musicali come il
Fado, il Tango, il Vals argentino ed ecuadoriano, la Milonga, la Ranchera messicana e la canzone
classica napoletana e romana. La maggior parte dei brani proposti, appartengono
alla prima metà del Novecento. Tra i compositori proposti troviamo C.Gardel, S.
Iradier, A. Martinez, E.Cadicamo, L.Demare, G.Vera Santos, E.A.Mario.
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