giovedì 9 luglio 2009

"Conosco questo bel sogno, l’ho già sognato": Mariza di ritorno in Italia per promuovere il suo ultimo album Terra…











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Una Mariza accolta con entusiasmo dal pubblico italiano, ha dato il meglio nel concerto del 7 Luglio a Villa Arconati: super energica, interagiva e sorrideva al cospicuo pubblico accorso ad applaudirla, a sventolare striscioni e a urlare ovazioni…E’ stato grazie al pubblico che Mariza ha, come dire, raddoppiato la propria energia scenica; probabilmente non si aspettava un’accoglienza così calorosa da un paese che l’ha scoperta in ritardo rispetto ad altri paesi europei.
Nel Maggio del 2005, Mariza ha fatto tappa in Italia per promuovere il suo penultimo album, Transparente. Ho assistito personalmente al suo concerto a Firenze nell’ambito del Festival Fabbrica Europa. Il pubblico di quella serata fu differente, viveva lo stupore, il rapimento di una nuova e sorprendente scoperta, partecipava con entusiasmo, certo, ma lo manifestava solo al termine di un brano, non prima che Mariza cominciasse a cantare…A Villa Arconati invece, gli applausi arrivavano dopo i primi accordi della chitarra…era come se il pubblico dicesse: “Conosco questo bel sogno, l’ho già sognato”…
Il concerto si è aperto con tre brani del suo ultimo album Terra: Recurso, Já me Deixou e la celebre Alfama musicata da Oulman e scritta da Ary dos Santos.
Ben otto sono stati i brani del suo precedente repertorio: l’immancabile e amato “Fado Primavera”, Maria Lisboa, Barco Negro, Chuva, Feira de Castro, Meu Fado Meu e Oiça Lá ó Senhor Vinho, che ha cantato con una straordinaria verve comica. Nove invece, i brani di Terra: Vozes do Mar, eseguita in versione acustica con l’accompagnamento della chitarra dello stesso autore del brano, Diogo Clemente, Beijo de Saudade, Minha Alma, l’autobiografica Tasco da Mouraria e una coinvolgente interpretazione in chiave rock di Morada Aberta.
L’ultimo brano che ha annunciato è stato Ó gente da Minha Terra (Amalia Rodrigues/Tiago Machado) e lo ha regalato al pubblico vis-à-vis, camminando tra la gente in platea…alla fine la ricompensa agli interminabili applausi è stato un bis particolare in cui Mariza ha cantato un fado, Ai, Maria (Amalia Rodrigues/Carlos Gonçalves) nel modo in cui lo si canta nelle Case di Fado, senza amplificazione e accompagnata dal conjunto guitarra-viola. L’ultimo brano di saluto è stato Rosa Branca…e la platea, insaziabile, continuava ad applaudire a un sogno ormai finito...

Nelle immagini: Mariza, Angelo Braz Freire (guitarra) e Diogo Clemente (viola)

Ecco un video realizzato dal mio amico Ivano con le splendide foto di questo concerto.

Il regalo del nostro gruppo a Mariza è stato un lenzuolo su cui campeggiava la scritta “Melhor uma noite com Mariza que um mes com U2”…ma forse avremmo dovuto scriverlo in italiano visto che Mariza, alla vista di questo striscione, ha ringraziato un gruppo di fan portoghesi presenti in sala…! E va bene, vuol dire che al prossimo concerto bisognerà accoglierla non soltanto con gli applausi anticipati ai brani ma con striscioni scritti in italiano!



4 commenti:

Ivano C. ha detto...

Grazie Luisa.
Il tuo racconto, mentre di sottofondo suonava "Ó gente da Minha Terra", mi ha riportato immediatamente a martedì sera... ed un brivido è corso lungo la mia pelle.

Muito Obrigado.

Alberto Andriulo ha detto...

Straordinaria Luisa! Racconto dettagliato (come piacciono a me) e molto sentito.
Mi hai fatto partecipe della serata anche se non c'ero.
Un bravo anche a Ivano, che con le sue immagini è riuscito a riassumere un concerto in pochi minuti.
Insomma, mi sono perso parecchio, ma soprattutto... a vossa amizade duma noite!!!!
Um abraço

Alberto

Anonimo ha detto...

Bello il post sul concerto di Mariza. Ma come hai fatto a ricostruire così tante cose!? Un bacio, Angela

Luigi ha detto...

Grazie Luisa per il Blog davvero interessante.
Al concerto è stato un peccato non poter esserci.
Vediamo un pò se c'è qualcosa ad ottobre-novembre....