venerdì 15 febbraio 2008

IL FADO NELLA WORLD MUSIC: MARIZA, giovane stella del Fado

Mariza è un'artista conosciuta e amata in tutto il mondo. E' diventata in pochi anni un mito.
Su Youtube ha il numero maggiore di video, rispetto a tutte le altre fadiste contemporanee.
Se Amalia Rodrigues ha portato il Fado in tutto il mondo negli anni 50, Mariza ha spazzato via le ceneri sotto cui è stato sepolto per tutti gli anni 90 e ce lo ha restituito con lo splendore che meritava...

MARIZA CANTA PRIMAVERA

Primavera (traduzione)

Tutto l'amore che ci aveva catturati

come se fosse cera

si spezzava e disfaceva

Ahi, funesta primavera,avessi potuto, avessimo potuto morire quel giorno!

E mi condannarono a tanto

vivere accanto al mio pianto,

vivere, vivere e senza di te,

vivendo senza dimenticare quell'incanto

che quel giorno persi.

Pane duro della solitudine

è solamente ciò che ci danno,

ciò che ci danno da mangiare.

Che importa che il cuore dica si oppure no, se continua a vivere?

Tutto l'amore che ci aveva catturati

si spezzava, disfaceva

e in paura si trasformava.

Nessuno parli di primavera,

avessi potuto, avessimo potuto morire quel giorno!

Primavera testo di David Mourão-Ferreira (1953)
David Mourão-Ferreira scrisse Primavera per Amália Rodrigues. Altri suoi Fados cantati da Amália furono: Libertação, Maria Lisboa, Madrugada de Alfama, Aves agoirentas, Espelho Quebrado. Primavera è uno dei primi Fado-canzone interpretati da Amália Rodrigues, la quale successivamente cantò poesie di Luís de Camões musicate dal Alain Oulman. Il Fado-canzone o il Fado ballata (Fado bailado) si allontanano dalla struttura metrica e musicale del Fado classico (quartine di versi settenari con o senza ripetizioni interne di versi).
Primavera parla di un amore finito in una stagione che indica per antonomasia la rinascita, la vita.

"Barco Negro", così come "Solidão", fu cantata nel film francese "Les Amants du Tage" (1955), film che consacrò definitivamente Amália Rodrigues come artista internazionale. Nessuno dei due brani è originale, anche se entrambi hanno nuovi versi di David Mourão-Ferreira. Barco Negro è una canzone brasiliana il cui titolo originale è Mãe Preta (madre nera) con musica di Caco Velho, resa popolare in Portogallo dalla fadista Maria da Conceição. Il brano parlava di schiavitù. E' stato reinterpretato anche dalla cantante francese Dalida.
Barco Negro riscuote un successo incredibile in Francia al teatro Olympia e da quel momento sarà uno standard negli spettacoli di Amália. La sua interpretazione è magnetica: unisce la brillantezza alla drammaticità, all'estensione vocale, perfetta in tutti i suoi registri, il suo urlo, "São loucas, são loucas!", da i brividi.
Il brano racconta di una giovane donna che attende in riva al mare il ritorno dell’amato, le anziane del paese le dicono che lui non tornerà ma lei le definisce "Pazze" e crede solo al grande amore che la lega a lui.
Mariza, eccezionale interprete, ha cantato testi dei più importanti poeti portoghesi, tra questi F.Pessoa e F.Espanca (1894-1930). Di quest'ultima è il testo "Caravelas" contenuto nell'album Fado Curvo.
Caravelas (musica di Tiago Machado)
Cheguei a meio da vida já cansada
De tanto caminhar! já me perdi!
Dum estranho país que nunca vi
Sou neste mundo imenso a exilada.
Tanto tenho aprendido e não sei nada.
E as torres de marfim que construí
Em trágica loucura as destruí
Por minhas próprias mãos de malfadada!
Se eu sempre fui assim este mar morto:
Mar sem marés, sem vagas e sem porto
Onde velas de sonhos se rasgaram!
Caravelas doiradas a bailar...
Ai quem me dera as que eu deitei ao mar!
As que eu lancei à vida, e não voltaram!
Caravelle (traduzione)
Raggiunsi metà della mia vita già stanca
Persa nel lungo cammino
Di un paese estraneo che non vidi mai
Sono l'esiliata di questo mondo immenso.
Ho imparato molto e non so nulla
E la torre d'avorio che costruii
l'ha distrutta la tragica pazzia
delle mie stesse mani di sventurata!
Fui sempre assieme a questo mar morto:
mare senza maree, senza onde e senza porto
dove le vele dei sogni si strapparono!
Caravelle dorate che ballano...
Ah, cosa mi deste di ciò che lanciai al mare!
Di ciò che lanciai alla vita e che non ritornò!

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