DA COIMBRA ALL'ALENTEJO: MUSICA, SOCIETA' E LIBERTA' IN PORTOGALLO DURANTE IL REGIME DI SALAZAR
Luisa Notarangelo
Tutti i diritti riservati
ISBN 979-12-985512-2-0
INDICE:
1)
Il rinnovamento
del Fado di Coimbra e la genesi della nuova musica portoghese
2)
Adriano Correia
de Oliveira
3)
Arthur e Carlos
Paredes
4)
José Zeca Afonso
5)
Il concetto di
canto socialmente e politicamente impegnato
6)
Il canto durante
i secoli e la sua resistenza al potere
7)
Il Fado Operaio e
di aspetto sociale
8)
Il Canto
Alentejano
9)
Musica e
Rivoluzione dei Garofani
10)
"La uccisero
per cinque scudi" (la storia di Catarina Eufemia, bracciante agricola
alentejana, in una magnifica intervista alla sua amica e collega Mariana
Cascalheira)
11)
Tributo all'opera
musicale di Fausto Bordalo Dias (Novembre 1948- Luglio 2024)
12)
Una piccola
finestra su alcuni scrittori portoghesi e sul tema del colonialismo portoghese
13)
Michel Giacometti
e Fernando Lopes Graça: gli studi sulla musica tradizionale regionale
portoghese
TUTTI I LIBRI DELLA COLLANA
IL PORTOGALLO LA SUA CULTURA E LA SUBLIME ARTE DELLA MUSICAPOPOLARE
Descrizione collana:
Una mini collana di cinque testi dedicati al Fado, alla
poesia e alla musica tradizionale in Portogallo; una finestra sulla cultura
portoghese che è frutto di più di un decennio di ascolto di musica e di lettura
di testi, canti e poesie in lingua portoghese; un tributo alla terra d'Europa
più ad Ovest e che più amo, per la sua connaturata propensione a guardare oltre
e ad avere sempre qualcosa da raccontare. I portoghesi hanno l' oceano tutto
lì, tutto davanti agli occhi, sarà proprio la presenza dell’ Oceano la fonte della
loro infinita velleità ad affermarsi e a raccontarsi al mondo fuori?
Il Fado raccontato, ma non solo Fado, bensì un pezzetto di terra, di storia e
di cultura portoghese, raccontati in modo dettagliato in cinque testi tematici. Il beniamino delle Arti portoghesi, il Fado, il 27 Novembre del 2011 è stato
dichiarato dall'UNESCO patrimonio dei beni culturali immateriali dell'Umanità,
è un patrimonio musicale sempre vivo e in evoluzione, frutto di continue
ricerche etnomusicali, ma è oggi anche esposto a scambi e contaminazioni con
altri generi musicali che non di rado, alimentano conoscenze errate o
confusione sulle caratteristiche peculiari e distintive proprie del genere.
3 commenti:
...Il testo si rivela ricco di spunti storici, sociali e morali: i popoli si esprimono con la voce di chi canta, sorridono alla gioia, alla prosperità, alla speranza e alla bellezza, patiscono per le disgrazie, per la miseria, gridano contro l'ingiustizia e l'oppressione.
Peccato non sono riuscito a comprendere i versi
Esta és Lisboa presada
Miralda, y leixalda
Se quizieredes carnero
Qual dieran al Andero
Se quisieredes cabrito
Qual dieran al Arçobispo.
Questa figura mi ha ricordato la condizione delle nostre donne di altri tempi quando, oltre le altre mansioni, separavano il minerale o il carbone alla bocca delle miniere, o spezzavano la pietra per fare la ghiaia per la ferrovia o per le nuove strade.
F.Sechi
Caro F. la traduzione delle cantigas de escarnio e maldizer è difficile anche per chi ha studiato filologia portoghese (e io ho imparato il portoghese non a scuola ma traducendo i fados!) !! E’una lingua antica…il galego- português…Ma posso tentare di darti una
Traduzione “personale” di questo testo…
Questa è Lisbona, apprezzata, ammirata e abbandonata…
Se vorrete (riferito al mangiare) carne di montone
Come la diedero ad “Andero”
Se vorrete (riferito al mangiare) carne di capretto
Come la diedero all’Arcivescovo…
(all’epoca solo i ricchi mangiavano carne…non so come continua questo testo…ma si può supporre che all’interno del testo venga fatta una distinzione fra ricchi e poveri)
Obrigadinho,Luisa,
certamente a quei tempi chi andava a cercare pietre da lanciare dalle fortificazioni non aveva una dieta simile a quella dei potenti.
Ciao.
F.Sechi
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