venerdì 6 agosto 2010

PORTOGALLO: STORIA DEI CANTI POLITICAMENTE E SOCIALMENTE IMPEGNATI FINO AGLI ANNI 50 (in DA COIMBRA ALL'ALENTEJO: MUSICA, SOCIETA' E LIBERTA' IN PORTOGALLO DURANTE IL REGIME DI SALAZAR )











..Il canto socialmente e politicamente impegnato rende concreta una presa di posizione sia dell’interprete –  o cantautore – sia dell’autore del testo che del compositore, presa di posizione in cui il canto assume un ruolo, diventa un veicolo, un qualcosa che agisce in modo diretto, un’arma giocosa contro il regime, trasmettendo messaggi di contestazione e resistenza. Dal momento in cui viene cantata, la poesia assume un maggiore rilievo.
Negli anni ’60 questo tipo di canto assume la forma di canzone e di ballata, in conseguenza di una evoluzione che avviene nel Fado di Coimbra verso la metà degli anni ’50 e di cui il protagonista è José Afonso...
Ma il canto impegnato ha una storia secolare e in Portogallo se ne possono trovare svariati esempi...


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DA COIMBRA ALL'ALENTEJO: MUSICA, SOCIETA' E LIBERTA' IN PORTOGALLO DURANTE IL REGIME DI SALAZAR

Luisa Notarangelo          

Tutti i diritti riservati ISBN 979-12-985512-2-0

 Copertina: Spiazzale della biblioteca Coimbra e la statua di Re João III 

(foto archivio personale)

 

INDICE:

1)   Il rinnovamento del Fado di Coimbra e la genesi della nuova musica portoghese

2)   Adriano Correia de Oliveira

3)   Arthur e Carlos Paredes

4)   José Zeca Afonso

5)   Il concetto di canto socialmente e politicamente impegnato

6)   Il canto durante i secoli e la sua resistenza al potere

7)   Il Fado Operaio e di aspetto sociale

8)   Il Canto Alentejano

9)   Musica e Rivoluzione dei Garofani

10)               "La uccisero per cinque scudi" (la storia di Catarina Eufemia, bracciante agricola alentejana, in una magnifica intervista alla sua amica e collega Mariana Cascalheira)

11)               Tributo all'opera musicale di Fausto Bordalo Dias (Novembre 1948- Luglio 2024)

12)               Una piccola finestra su alcuni scrittori portoghesi e sul tema del colonialismo portoghese

13)               Michel Giacometti e Fernando Lopes Graça: gli studi sulla musica tradizionale regionale portoghese



TUTTI I LIBRI DELLA COLLANA

IL PORTOGALLO LA SUA CULTURA E LA SUBLIME ARTE DELLA MUSICAPOPOLARE

Descrizione collana:

Una mini collana di cinque testi dedicati al Fado, alla poesia e alla musica tradizionale in Portogallo; una finestra sulla cultura portoghese che è frutto di più di un decennio di ascolto di musica e di lettura di testi, canti e poesie in lingua portoghese; un tributo alla terra d'Europa più ad Ovest e che più amo, per la sua connaturata propensione a guardare oltre e ad avere sempre qualcosa da raccontare. I portoghesi hanno l' oceano tutto lì, tutto davanti agli occhi, sarà proprio la presenza dell’ Oceano la fonte della loro infinita velleità ad affermarsi e a raccontarsi al mondo fuori?
Il Fado raccontato, ma non solo Fado, bensì un pezzetto di terra, di storia e di cultura portoghese, raccontati in modo dettagliato in cinque testi tematici. 
Il beniamino delle Arti portoghesi, il Fado, il 27 Novembre del 2011 è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dei beni culturali immateriali dell'Umanità, è un patrimonio musicale sempre vivo e in evoluzione, frutto di continue ricerche etnomusicali, ma è oggi anche esposto a scambi e contaminazioni con altri generi musicali che non di rado, alimentano conoscenze errate o confusione sulle caratteristiche peculiari e distintive proprie del genere. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...Il testo si rivela ricco di spunti storici, sociali e morali: i popoli si esprimono con la voce di chi canta, sorridono alla gioia, alla prosperità, alla speranza e alla bellezza, patiscono per le disgrazie, per la miseria, gridano contro l'ingiustizia e l'oppressione.
Peccato non sono riuscito a comprendere i versi
Esta és Lisboa presada
Miralda, y leixalda
Se quizieredes carnero
Qual dieran al Andero
Se quisieredes cabrito
Qual dieran al Arçobispo.
Questa figura mi ha ricordato la condizione delle nostre donne di altri tempi quando, oltre le altre mansioni, separavano il minerale o il carbone alla bocca delle miniere, o spezzavano la pietra per fare la ghiaia per la ferrovia o per le nuove strade.
F.Sechi

Luisa Notarangelo (Lusitana Saudade) ha detto...

Caro F. la traduzione delle cantigas de escarnio e maldizer è difficile anche per chi ha studiato filologia portoghese (e io ho imparato il portoghese non a scuola ma traducendo i fados!) !! E’una lingua antica…il galego- português…Ma posso tentare di darti una
Traduzione “personale” di questo testo…

Questa è Lisbona, apprezzata, ammirata e abbandonata…
Se vorrete (riferito al mangiare) carne di montone
Come la diedero ad “Andero”
Se vorrete (riferito al mangiare) carne di capretto
Come la diedero all’Arcivescovo…

(all’epoca solo i ricchi mangiavano carne…non so come continua questo testo…ma si può supporre che all’interno del testo venga fatta una distinzione fra ricchi e poveri)

Sec ha detto...

Obrigadinho,Luisa,
certamente a quei tempi chi andava a cercare pietre da lanciare dalle fortificazioni non aveva una dieta simile a quella dei potenti.
Ciao.
F.Sechi