venerdì 20 marzo 2009

Misia: 1991-2009 tredici anni di Fado d’avanguardia

“È apenas que o ciúme violento
que tanta vez o Fado canta
Neste Fado é só um lume
bem mais lento,bem mais brando
Aveluando a garganta
Eu não quis pôr neste Fado um novo som
Nem libérdades poéticas
dá-me a entrada guitarrista,
dá-me o tom
teu estilo è a minha estética” (Libérdades Poéticas)


Figlia di un portoghese e di una catalana, Susana Maria Alfonso de Aguiar, in arte Mísia, è nata a Porto e ha passato in questa città la sua adolescenza. Molto giovane si è trasferita a Barcellona dove, influenzata da sua madre, ballerina classica, ha cominciato a dedicarsi alla danza e successivamente alla musica. A Barcellona si esibiva in pubblico, cantando in casigliano, catalano e con sorpresa degli spettatori, anche in portoghese, spiegando che alcune canzoni erano del suo paese d’origine. Dopo qualche anno si è trasferita a Madrid ma ha cominciato a far concerti in Europa presentando il proprio repertorio di artista poliglotta: cantava in catalano, castigliano, portoghese, inglese e francese.
La teatralità di Mísia non lascia indifferenti. Se osserviamo la ricca iconografia dei suoi album possiamo capire in che misura il suo personaggio, dal taglio dei capelli, al trucco, all’abbigliamento, si discosti dai parametri tradizionali del Fado. Il primo album di Mísia (1991), è il primo esempio di un cambiamento di look nelle fadiste che caratterizzerà gli anni successivi, oltre ad essere il primo esempio di sperimentazione musicale della nuova generazione di cantanti di Fado.
Con il suo primo e omonimo album, prodotto da A. Chainho e editato da EMI-Valentim de Carvalho (1991), Mísia presenta un Fado che non teme la contaminazione con altri generi, il pop o la musica leggera; tra gli autori rivisitati ci sono Rui Veloso, padre del rock portoghese e Carlos Paião. Mísia canta anche il Brasile di Vinícius de Moraes e Baden Powell (Samba em Preludio).
Nell’album anche l’interpretazione di Loucura (J.De Sousa), un fado che omaggia Porto, la sua città natale e due Fado dedicati a Lisbona (A Cidade, di Ary dos Santos/Nazareth Fernandes e Teu Lindo Nome, di José Niza).
Un salto di qualità nella scelta degli autori caratterizza Fado (1993), album editato dalla BMG per il mercato giapponese e in seguito edito anche in Portogallo. Il tema d’apertura, Liberdades Poeticas, ha testo e musica di Sergio Godinho ed è considerato un testo emblematico del nuovo Fado; Mísia canta testi di José Saramago (Fado Adivinha, musicato da A. Victorino de Almeida) e António Lobo Antunes (Nasci Para Morrer Contigo, sempre musicato da Almeida). Accanto a questi nuovi Fado ci sono le reinterpretazioni di classici di Amália (Lagrima e Canção do Mar) e una versione Fado dell’americana As Time Goes By e di Les Vieux Amantes, di Jaques Brel. Nell’album anche due omaggi alla sua amata Spagna (La Gavina e De Alguma Manera).
Dopo due anni Mísia presenta il suo nuovo lavoro Tanto menos tanto mais, sempre editato dalla BMG. Considerato uno dei migliori dischi dell’anno da giornali francesi tra cui, Expresso, Libération, Le Monde; vince il premio francese Academia Charles Cros, premio attribuito in precedenza a un'altro grande disco, “Com que voz” di Amália Rodrigues. L’album è uno spartiacque nel percorso artistico di Mísia; da un lato torna a interpretare il fado castiço di Marceneiro o Fontes Rocha, dall’altro canta le poesie dei grandi autori del pop, S.Godinho, Carlos Tê, Jorge Palma o João Monge e di compositori virtuosi come D’Almeida e il giovane Ricardo Rocha. Nell’album due notevoli composizioni: Ciumes de Um Coração Operario, di D’Almeida e Só um Fado, di Carlos Tê, tema musicalmente eterogeneo che attraverso una ricca strumentazione esplora il legame del Fado con la musica francese degli anni 20 (Edith Piaf) e quella zigana dei Balcani.
Nel 1998 con Garras Dos Sentidos (Erato francese), Mísia conquista definitivamente il pubblico francese e portoghese (Disco d’argento in Portogallo / classificato al premio Choc de la Musique, Francia). Dal 1996 al 2000 attua numerose tournée ed è apprezzata soprattutto in Giappone, Olanda, Germania, Belgio, Svizzera e Stati Uniti. In Garras Dos Sentidos rivisita Fado tradizionali il Fado Estoril (Fado do Retorno), il Franklin (Nenhuma estrela caíu) e il Carriche (Dança de Magoas) e fa un’ambiziosa selezione di grandi poeti e scrittori: Mário de Sá-Carneiro, José Saramago, Augustina Bessa-Luís, Lídia Jorge, Natália Correia, António Botto, e Mário Cláudio. Per la prima volta l’accompagnamento musicale del Fado è affidato ad accordeon violino e piano.
Nel 1999 esce Paixões Diagonais (Erato), uno dei migliori album del suo percorso artistico. La produzione e gli arrangiamenti sono di Ricardo Dias. L’album è in linea con il precedente Garras do Sentidos. La maggior parte dei brani sono Fado tradizionali: O Corvo (Fado Tamanquinhas di Carlos Neves, testo di João Monge), Paixões Diagonais (Fado Miguel di Miguel Ramos, testo di João Monge), l’omaggio a Beatriz da Conceição in Minha alma de amor sedenta, sequiosa (Fado Menor com complemento de versículo, di A.Marceneiro, testo di António dos Santos), A palavra dos Lugares (Fado da Defesa di José António Scabrosa, testo di S.Godinho). Tre brani di questo album fanno parte della colonna sonora del film "Passionata" (Dan Ireland, EUA).
In Ritual (Erato 2001) Mísia rende omaggio ad Amália (Lágrima, Vivendo sem mim) e al Fado cantato nelle Casas (Não guardo saudade a vida, con testo di Helder Moutinho, Xaile de silêncio, Desespero, Misterio Lunar e Decisão). L’accompagnamento nei brani è quello tradizionale con le tre chitarre affiancate in qualche brano dal pianoforte. La direzione artistica è affidata a Carlos Gonçalves, compositore e accompagnatore di Amália nell’ultima fase della sua carriera.
Nel 2003 incide Canto, un album sperimentale in cui i poemi di Vasco Graça Moura, uno de principali poeti del nuovo Fado, vengono cantati sulle musiche del celebre Carlos Paredes. L’accompagnamento è affidato alla guitarra, alla viola e ad un quintetto d’archi. Non è un album di Fado ma un’ulteriore testimonianza del jeito a innovare e sperimentare che ha sempre animato l’arte di Mísia.
Nel 2005 un ritorno alla Emi Valentim de Carvalho con Drama Box. Mísia dedica le proprie magistrali interpretazioni di Fado, Tango e Bolero a sua madre. Nell’album la partecipazione speciale di note attrici: Maria de Medeiros, Carmen Moura, Fanny Ardant, Miranda Richardson e Ute Lemper.
Bellissimi i tanghi: Naranjo en Flor (Virgilio Expósito-Homero Expósito), Los Mareados (Juan Carlos Cobían/Enrique Cadícamo), Yo soy Maria (Horácio Ferrer/Astor Piazzolla).
L’anima spagnola è profusa in Ese Momento e Te Estraño di Armando Manzanero, quella portoghese nella passionale Fogo Preso, dedicata a Maria de Medeiros (Vasco Graça Moura/Fontes Rocha), in Fado do Lugar Comum (Fado bailado), E Se a Morte Me Despisse (Natalia Correia, Mario Pacheco), Gaivota Doente (Vasco Graça Moura/Mário Pacheco), Se o Nosso Mundo Anoiteceu (José Luis Peixoto/Fontes Rocha), Cicatrizes (Rosa Lobato Faria/Carlos Manuel Proença).
In uscita il nuovo album Ruas (2009) edito da Universal/AZ già presentato ad Amburgo e in tournée da Aprile in Germania, Francia, Portogallo, Spagna, Belgio e Olanda.

E noi appassionati di Fado vorremmo Misia anche in Italia!
E la richiesta è stata accolta!! La fadista si esibirà il 16 Maggio 2009 al teatro La Fenice di Venezia...evento più che raro avere Misia in Italia....il gruppo di appassionati del Fado in Italia ci sarà...chi vuol essere dei nostri mi scriva su fadotoscana@libero.it

http://www.misia-online.com/official/pt/index.html sul sito ufficiale potete acquistare i cd e ascoltare qualche traccia di ciascuno dei suoi album.
Questa è un’affascinante biografia di Mísia scritta dalla regista Carmen Castillo http://www.kinomusic.it/artisti.asp?tipo=biografia&idx=75

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eccellente Luisa !!! come al solito molto brava!!!
ecco un po' della mia epserienza:
curiosamente quando ho cominciato a ricercare sui cantanti del portogallo, ecc. il primo nome che ho visto é quello di "Misia", ma quasi senza sentirla ho visto altri nomi: il secondo era Amalia Rodriguez, ecc. e cosí ho cominciato a conoscere altre cantanti dimenticandomi allora di Misia....l'ho sentita veramente poco tempo fa grazie al nostro amico Mino a chi ringrazio tanto quasi tutti i suoi cd e adesso posso apprezzare di piú la tua rica informazione...
vi ringrazio di cuore a voi due...
un caro abbraccio,
gloria