giovedì 21 maggio 2009

Il concerto di Misia al Gran Teatro la Fenice di Venezia



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Undici poemi scritti da alcuni tra i più celebri nomi della letteratura portoghese e cantati da Misia, l’artista più eclettica del nuovo Fado, hanno conquistato e stupito il pubblico della Sala apollinea nel Gran Teatro La Fenice. Il concerto è stato aperto in gran stile con il Fado Adivinha, un poema del Nobel portoghese José Saramago su musica di A.Vitorino de Almeida; un Fado reso ancora più prezioso dall’accompagnamento della viola di Miguel da Silva. Accanto a Misia due chitarristi rinomati: Bernardo Couto (guitarra portuguesa) e Carlos Manuel Proença.
Il brano successivo, Que fazes aì Lisboa, scritto da Mario Gonçalves e contenuto nell’ultimo album Ruas, è stato uno dei più emozionanti di tutto il concerto. Assieme a Lágrima, è stato un ulteriore omaggio ad Amália Rodrigues, che l’ha cantato nell’album Obsessão (1990). Altri due brani meravigliosi, fuori programma, sono stati Verdes Anos e Sem Saber, scritti da Vasco da Graça Moura ed entrambi su musiche del grande Carlos Paredes. Tra gli altri poeti cantati, Rosa Lobato Faria (Venho de Longe Lisboa), Mário de Sá Carneiro (Estátua Falsa) e F.Pessoa, di cui Misia ha cantato la saudade in Poeta Fingidor e Dança de Mágoas.
Un Fado elegante e raffinato quello di Misia, fatto di pochi e misurati gesti e di un canto che comincia e finisce a occhi chiusi affinché le parole non perdano l’emozione di chi le incarna, neppure per una frazione di secondo.

Nelle immagini, Misia in concerto con Bernardo Couto e Carlos Manuel Proença e alcuni dei miei amici appassionati di Fado e cultura portoghese.

In questo video di un suo concerto a Parigi, potete ascoltare un estratto di Que fazes aì Lisboa,
interpretato in maniera magistrale nel concerto di Venezia e contenuto nel suo ultimo album Ruas.

Que Fazes Aí, Lisboa (letras de Mario Gonçalves, musica de Arlindo de Carvalho/ Fado Menor)

Que fazes aí, Lisboa,
de olhos fincados no rio
Os olhos não são amarras
para prender um navio…
Que fazes aí, Lisboa,
De olhos fincados no rio

O barco que ontem partiu
Partiu e não volta mais
Chora lágrimas de pedra
Em cada esquina do cais
O barco que ontem partiu,
Partiu e não volta mais

Lisboa, velha Lisboa,
mãe pobre à beira do rio
Seja o xaile dos meus ombros
Agasalho do teu frio
Lisboa, velha Lisboa,
mãe pobre à beira do rio!

Traduzione:

Che fai lì, Lisbona,
con gli occhi puntati al fiume
Gli occhi non sono ormeggi
per ancorare la nave
Che fai lì, Lisbona,
con gli occhi puntati al fiume…

La barca che ieri è partita
è partita e non torna più
Piange lacrime di pietra
In ogni angolo del molo
La barca che ieri è partita
è partita e non torna più…

Lisbona, vecchia Lisbona,
povera madre accanto al fiume
che lo scialle delle mie spalle
sia il riparo del tuo freddo
Lisbona, vecchia Lisbona,
povera madre accanto al fiume…

Dança de Magoas (Fernando Pessoa – Raúl Ferrão, Fado Carriche)

Como inútil taça cheia
que ninguém ergue da mesa
transborda de dor alheia
meu coração sem tristeza.

Sonhos de mágoa figura
só para ter que sentir
e assim não tem a amargura
que se temeu a fingir.

Ficção num palco sem tábuas
vestida de papel seda
mima uma dança de mágoas
para que nada suceda.

Traduzione:

Come inutile coppa piena
che nessuno alza dalla tavola
trabocca estraneo di dolore
il mio cuore senza tristezza

Di sogni di figura in pena
solo per avere la sensazione
e così non provare l’amarezza
che si teme a fingere

Finzione su un palco senza assi
con veste di carta seta
mima una danza del dolore
perché nulla accada

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Per fortuna io c'ero a questo concerto. Ne è valsa la pena avere fatto tutti quei km per raggiungere Venezia da Torino. Ma c'è chi ha osato di più! come Angela che è arrivata da Taranto!!!
e tutti gli altri amici appassionati che vediamo crescere continuamente a dimostrazione che questa musica ci ammalia!

Misia è stata straordinaria nella perfezione delle interpretazioni e nelle emozioni che trasmette... ti senti vibrare!!! E il tempo è volato!
Saremmo rimasti volentieri qualche altra ora.

Come al solito, complimenti alla nostra cara Luisa per l'organizzazione di queste gite musicali, speriamo di farne tantissime.
Perchè come dice Marcela, la nostra amica e cantante Messicana, ormai noi siamo i "gitani del fado" per il nostro girovagare alla ricerca di concerti Lusitani.

Un abbraccio a tutti e arrivederci a Lisbona per il 10 giugno!!

Mino

Anonimo ha detto...

BELLO! BELLO QUESTO ARTICOLO, CARA LUISA.... É PIÚ BELLO É STATO SENTIRE LA TUA VOCE E LA VOSTRA EMOZIONE DI QUELLA NOTTE.... ANCHE SE SONO STATA CON VOI DI PENSIERO, HO ANCHE LA SENSAZIONE SI ESSERE STATA TUTTO IL TEMPO CON VOI...
UN CARO ABBRACIO LUISA,
A TE SPECIALMENTE E A TUTTI I FADISTI I NOSTRI AMICI...
LA VOSTRA AMICA MESSICANA,
GLORIA