sabato 3 gennaio 2009

Magie del Fado lisboeta: la Casa-Museo di Amália Rodrigues in Rua de São Bento













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La Casa-Museo di Amália Rodrigues in Rua de Sao Bento al 193, è il luogo che custodisce l’anima della fadista più amata dal popolo portoghese. La visita comincia con uno strano stato d’animo personale…sto per salire le scale che portano al primo piano della casa, dove c’è il soggiorno e la sala da pranzo e sento che Amália è li con noi durante la visita. Poi penso: “Sono in una casa dove sono passati i mostri sacri della cultura portoghese e non…David Mourão Ferreira, José Ary dos Santos, Natália Correia, Vinícius de Moraes…”
Ad accogliere me e Alberto c'era Estrela,domestica, segretaria, sarta e tuttofare di Amália; Estrela ci dice che attualmente la casa è rimasta così com’era alla morte di Amália e non è stato cambiato nulla negli oggetti e nella disposizione dei mobili; ci racconta di aver vissuto accanto a lei in questa casa per più di vent’anni, dal 1974 al 1999 e di aver conosciuto Amália negli anni ’60, al culmine della sua carriera internazionale. Al suo ingresso a São Bento, Estrela aveva 18 anni ma pur essendo più giovane, curava Amália come lo avrebbe fatto una madre.
Amália si trasferì in rua de São Bento nel 1955 e fece ristrutturare quella casa in base al suo gusto personale. Le pareti, nella parte superiore presentano motivi ornamentali affrescati, il pavimento di tutta la casa è in parquet e in alcuni punti, per esempio nel soggiorno, è ricoperto da tappeti orientali. All’interno della casa ci sono alcune bacheche contenenti premi, onorificenze, gioielli e collezioni di piccoli oggetti. Uno degli oggetti più affascinanti è una chitarra portoghese del 1622 costruita dal liutaio António Diogo de Moraes (vedi foto). Nella casa ci sono l’originale in gesso e la copia in bronzo della statua “O busto” di Amália scolpita dallo scultore Joaquim Valente nel 1986; dalla statua in gesso fu fatto un calco in bronzo che con grande rammarico di Amália rovinò il candore del busto originale. Estrela possiede una delle sei copie della statua.
Una cosa che lascia di stucco è l’enorme quantità di oggetti religiosi che si incontrano in tutte le stanze della casa: dipinti di Madonne, statuette, un oratorio dedicato al Santo Cristo delle Azzorre, rosari, crocifissi, acquasantiere, ecc. ; Amália era animata da una sincera e profonda religiosità.
Estrela ci ha raccontato di quando la sera ai piedi del letto, rileggeva le poesie che Amália le dettava, della sua abitudine a comprare indumenti singoli che poi aveva difficoltà ad abbinare, della passione esclusiva per le scarpe italiane di Ferragamo…
Per comprendere appieno la personalità di Amália bisogna visitare questo luogo in cui il tempo sembra davvero essersi fermato.
Estrela Carvas racconta in un libro i suoi trent'anni accanto all'icona della saudade portoghese:
"Os Meus 30 Anos Com Amália", editora Guerra & Paz

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