martedì 30 dicembre 2008

Le magie del Fado: sette italiani a Lisbona al concerto in onore di Amália Rodrigues












“Come si possono avere i piedi per terra... se nella testa si hanno tante arie musicali che ti sollevano in cielo? Questo ho chiesto oggi alla mia amica poetessa Anna, ma lei non mi ha risposto per un evidente stato confusionale post Lisbona! Ebbene si, questo è l'effetto di 4 giorni full immersion nel Fado e dintorni”.

Così scrive Mino, uno degli amici che ha partecipato al concerto in onore di Amália a Campo Pequeno e a questa nostra full immersion dicembrina nel Fado lisboeta.
Desidero innanzi tutto ringraziare Mino, Alberto, Anna, Angela, Paola e
Amalia…persone splendide, che si sono mosse dal Centro, dal Sud e dal Nord dell’Italia per amore di Lisbona e del Fado…e per descrivere l’atmosfera di questo viaggio cito ancora una volta le parole di Mino: “Il Fado ci ha accomunati e fatti sembrare una compagnia di vecchi amici, pronti a scherzare su tutto e sostenersi in ogni bisogno, sembrava un miracolo! Sono convinto che senza di loro, il mio viaggio non sarebbe stato un successo!”
Dedico questo post al primo luogo che ha creato la magia di questo nostro viaggio lisboeta: il concerto del 12 Dicembre a Campo Pequeno per celebrare l’ultima esibizione di Amália all’Olympia di Parigi.
E’ la seconda delle date previste per questo evento nell’ex arena dei tori a Campo Pequeno, ristrutturata a sala concerti. Sono a sedere di fronte al palco in settima fila. Continuo a ruotare la mia testa da un lato all’altro e mi accorgo che non c’è un posto a sedere vuoto tra le gradinate dell’immensa arena…è strepitoso, penso, ci sono migliaia di persone…Amália a Lisbona è un’istituzione…Sul palco è montato un maxi-schermo che inizialmente proietta la firma autografa di Amália color fucsia, successivamente, durante l’esibizione dei cantanti, appariranno alcune sue foto a creare l’atmosfera dei Fado interpretati. Entrano i chitarristi: alla guitarra portuguesa c’è José Manuel Neto, il più ricercato tra i professionisti di questo strumento, alla viola si alternano Carlos Manuel Proença e Diogo Clemente, al basso acustico c’é Marino de Freitas. Apre l’omaggio ad Amália una giovane promessa del Fado lisboeta, Carminho, a seguire l’energico Ricardo Ribeiro, poi Ana Moura, l’intramontabile Camané, la nuova regina internazionale del Fado, Mariza, e infine la sorella di Amália, Celeste Rodrigues. E’ un susseguirsi di emozioni che non ti lascia riprender fiato…davanti a noi ci sono artisti eccezionali…Ciascuno di loro rende umile omaggio ad Amália con tre Fado e a rotazione ci regala un bis accompagnato da Joel Pina (basso acustico), che accompagnò Amália nelle tournée francesi. Abbiamo avuto il privilegio di ascoltare fados come Lágrima, Alfama, Vou dar de Beber á Dor, Cheira Lisboa (Ana Moura), Maldição, Gaivota, Há Festa na Mouraria, Maria Lisboa (Camané), Asas Fechadas, Lisboa Antiga, Espelho Quebrado (Carminho), Povo que Lavas no Rio, Gondarem, Alma Minha (R.Ribeiro), A rua do Capelão, Casa Portuguesa, Lavava no Rio Lavava (Celeste Rodrigues), Lisboa Não Sejas Francesa, Primavera, Estranha Forma de Vida, Barco Negro, Foi Deus (Mariza).
Che dire…questa è stata la prima delle magie con cui ci ha accolti Lisbona…con le emozioni della saudade e dell’incanto...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho finito proprio ora di vedere il dvd sulla vita e la musica di Amalia, comprato a Lisbona poco prima di partire, che mi dicevo "lo prendo o no..." e per fortuna che l'ho preso! Che giorni bellissimi, cari amici, e anch'io condivido in primo luogo l'enorme apprezzamento per, come dire... le "risorse umane" del viaggio. E poi, quel concerto! E quella città! Fai i chilometri su e giù da vicoli e scalinate senza fermarti mai, da sola/o o in compagnia, ti senti fratello da sempre a quei sei sgarrupati sconosciuti fino a ieri, bevi la ginginha e i caffè così così, sei in innegabile stato alterato di coscienza, ti inzuppi sotto la pioggia per andare in pellegrinaggio ovunque, tu, proprio tu che hai sempre rifiutato i culti della personalità e le monomaniacalità conclamate, ti trovi fan come negli anni Sessanta o anche prima, un vortice ti scaraventa all'indietro, quando doveva cominciare ancora la gioventù con la sua infinita energia... E per ora basta. Anna L.B.

Anonimo ha detto...

...e ubriaco di gioventù svuoti gli scaffali del negozietto dei vinili al Bairro Alto...(non dimenticherò mai la nostra corsa per accaparrarsi il disco di Amalia più bello!...Povero Mino...costretto a prendersi i nostri avanzi...!) Un bacio e un sorriso...

Anonimo ha detto...

La mail che mi ha scritto Paola merita la pubblicazione...!! Giova alla mia autostima...

Come recita l'oggetto, data la mia insipienza informatica, sono costretta ad un uso assolutamente elementare del pc, quindi niente commenti sul blog (scritto, ma non ho idea di dove sia finito, certamente non nel luogo al quale era destinato), ma solo un rapido messaggio per ringraziarti del tuo prezioso lavoro, pieno di informazioni e di spunti. Davvero brava. Ripeto quello che ho già detto : bellissimo "Busto", straordinaria Amalia (come si dice "la scoperta dell'acqua calda"), una droga il fado. Per fortuna, ho anche comprato un libro sulla storia del Portogallo ed un altro sull'identità portoghese, in modo da unire "sentimento e ragione", pancia e cervello, altrimenti è un disastro. Grazie ancora, cara Luisa, e DICHIARO UFFICIALMENTE di essere molto contenta di averti conosciuta (fortunatamente prima e senza facebook : una conoscenza reale e non virtuale, come piace ad una persona della mia generazione, più o meno del pleistocene rispetto a te). Ti abbraccio. Paola

Anonimo ha detto...

Luisa se quella foto di Mariza che canta sullo sfondo di Amalia, l'hai fatta tu... hai fissato un particolare importante del concerto!
Come mi ha fatto notare la nostra amica Gloria (troppo timida per intervenire!). E' straordinario il modo in cui Mariza assume gli stessi atteggiamenti di Amalia mentre cantava le sue canzoni!!!!!

Sei brava come al solito!! un abbraccio, Mino

Anonimo ha detto...

Anna in una mail riguardo a Mariza risponde:
E' veramente bella quella foto di Mariza, l'avevo notata anch'io. Aggiungo: vi ricordate che a Lisbona facevamo gli snob notando che a ogni angolo si sentiva "Oiça là o senhor vinho" cantata da Mariza, e ci sembrava un tormentone un po' pompato? Be', la sto riascoltando in questi giorni e devo ammettere che è una vera e propria bomba. Guardate qua: http://www.youtube.com/watch?v=jNLl-juRrmo
Ne ho cercato sempre su youtube una versione cantata da Amalia, per fare il confronto (ce l'ho audio, naturalmente, ma volevo un filmato) e purtroppo ne ho trovato uno solo dove l'Inarrivabile è vecchia e la fa scivolare via un po' così (mentre sul disco è grandiosa). Avete una dritta diversa per me?
Vi saluto cari fadisti. A presto. Anna L.B.

Anonimo ha detto...

Cara Luisa,
Domenica 04-01-2009 sulla rete televisiva RTPI dalle 18.00 in poi è stata riproposta interamente una delle serate del concerto.
Anche in tv è sembrata una serata da ricordare. Beati quelli che come voi hanno potuto vivere l'emozione direttamente a teatro!
R.

Luisa Notarangelo (Lusitana Saudade) ha detto...

Salvatore scrive questa bella mail...

Ciao Luisa, ho scoperto questa cantante meravigliosa soltanto ora, a 64 anni della mia vita. Lei non è più con noi, ma che importa! La sua musica e la sua voce la rendono immortale.
Sebbene struggente il suo fado mi stuzzica l'anima, mi avvince, ricordandomi che sono un uomo che deve amare, sempre.
Non ti conosco ma se come penso tu provi le stesse sensazioni siamo accomunati da uno stesso linguaggio d'amore e di estrema nostalgia di qualcosa o per qualcosa che vorresti e non avrai mai, vale a dire l'innocenza e la purezza dell'anima che si estrinseca attraverso il suo canto modulato ed eterno come l'infinito cosmico da cui proveniamo...