lunedì 16 giugno 2008

I principali spettacoli di rivista e film di Amália Rodrigues


Post collegato: Film biografico su Amalia Rodrigues (2008)

Questo post riassume i principali spettacoli di rivista e i film di Amália dagli anni 40 al 1955.
Nel 1940 Amália fece il suo primo debutto a teatro in Ora vai tu!, una rivista che in precedenza aveva avuto come protagoniste le vedette del tempo, Herminia Silva e Ercilia Costa.
Nel ‘42 e ‘44 recitò con un ruolo secondario in Boa Nova e Rosa Cantadeira, riviste che avevano come protagonista Herminia Silva. In Rosa Cantadeira c’era il Fado do Ciúme (Fado della gelosia) , che più tardi divenne uno dei Fado più popolari di Amália.
Boa Nova e Rosa Cantadeira furono successivamente rappresentate a Rio de Janeiro (1945) ma questa volta la protagonista fu Amália; in Rosa Cantadeira interpretò per la prima volta la celebre Ai, Mouraria, scritta da Amadeu do Vale e Frederico Valério, autori dei Fado di entrambe le riviste.
Nel Maggio del 1946 debuttò Estás na Lua!; le musiche furono scritte da Valério, Raul Ferrão, João Nobre e Fernando Carvalho. Tra i Fado di questa rivista c’era il Fado Menor, un altro Fado popolare di Amália. Ercilia Costa, dopo un mese sostituì Amália, che doveva cominciare le riprese del film Capas Negras.
Nel 1946 (da Ottobre a Gennaio) andò in scena un riadattamento dell’operetta Mouraria, che nel 1926 era stata interpretata da Adelina Fernandes. F. Valério, compose nuovi Fado per Amália, tra cui Que Deus me Perdoe (poesia S.Tavares) e Sabe-se lá (S.Tavares).
Nel 1947 Amália fu la protagonista di Se Aquilo Que a Gente Sente in cui cantò “Confesso” (musica F. Valério, testo di J.Galhardo)
Nel 1955, quando ormai era la “Reina do Fado” e presentava il proprio repertorio al Café Luso e al Casinò de Estoril, interpretò il ruolo di Severa, nel riadattamento di Júlio Dantas dell’omonimo dramma del 1901.
Nel 1947, furono due film a rendere famosa Amália in tutto il Portogallo: Capas Negras e Fado, História d’Uma Cantadeira. Historia D’Uma Cantadeira, con regia di Perdigão Queiroga, è un film biografico su Amália, ma la stessa, nella biografia di Vitór Pavao dos Santos, ha affermato di non amare particolarmente il film per via del copione (di Armando Vieira Pinto) e di eventi della propria vita non rispondenti al vero.
Tra i brani del film c’è una Copla spagnola di Quiroga e León, resa celebre da Conchita Piquer, No me Quieras Tanto. I Fado sono di Frederico de Freitas e F.Valério con testi di Silva Tavares, José Galhardo e Linhares Barbosa. Tra i Fado ci sono: Ave Maria Fadista (S.Tavares), Zanguei-me Com Meu Amor (L.Barbosa), Só À Noitinha (Amadeu do Vale).
Nel film Capas Negras (i mantelli neri indossati dagli studenti e dai fadisti dell'Università di Coimbra), con regia di Armando Miranda, ci sono Fado scritti da Alberto Barbosa, José e Luís Galhardo con musiche di F.Valério, Raul Ferrão, Santos Moreira e Alberto Ribeiro. Tra i Fado ci sono: Desgarrada, Fado da Carta, Não sei porque te foste embora (J.Galhardo). In questo film compare per la prima volta Coimbra cantata da Alberto Ribeiro (successivamente resa celebre da Amalia in Francia nei concerti all'Olympia).
In generale, i film portoghesi di Amália, impostati su semplici copioni da melodramma populista, non permisero di mettere sufficientemente in risalto le sue doti di attrice drammatica.
Nel 1955 uscì un film di produzione francese con regia di Henri Verneuil, Les Amants du Tage. Fu proiettato nelle sale di Parigi, Londra e Lisbona. Nel film c'erano tre pietre miliari di Amália: Barco Negro, Solidão (che Dulce Pontes canta con il titolo Canção do Mar) e il tema di Foi Deus. Questi brani, in particolare Barco Negro, ebbero un successo incredibile in Francia, portando Amália sul palco dell’Olympia e aprendole la strada a una prestigiosa carriera internazionale.

Una curiosità per i fan: Amália interpretò due canzoni che Silvana Mangano cantò nel film del 1951 Anna, El Negro Zumbón e Sempre Sempre Amor (Non dimenticar-T’ho voluto bene), con adattamento in portoghese di David Mourão Ferreira.
Il divertente mambo Negro Zumbón si può trovare solo nel cd spagnolo “Cancionero de melodias populares en la España de los 50” (Blue Moon, 1995).
Per approfondire: Vítor Pavão dos Santos (2006), Amália Rodrigues. Cavallo di Ferro, Roma.

Testi di alcune canzoni popolari di Amália (negli anni 50):
Coimbra (testo José Galhardo, musica Raul Ferrão)

Coimbra do Choupal
Ainda és capital
Do amor em Portugal
Ainda!
Coimbra
Onde uma vez
Com lágrimas, se fez
A história dessa Inês
Tão linda!
Combra das canções
Tão meigas
Que nos pões
Os nossos corações
A nu !
Coimbra dos doutores
Para nós, os teus cantores,
A Fonte dos Amores
Ės tu !

Coimbra é uma lição
De sonho e tradição
O lente é uma canção
E a lua a Faculdade…
O livro é uma mulher
Só passa quem souber…
E aprende-se a dizer: Saudade!

Ai, Mouraria (testo Amadeu do Vale, musica Frederico Valério)

Ai, Mouraria, da velha rua da Palma
Onde eu um dia
Deixei presa a minha alma…
Por ter passado mesmo ao meu lado certo fadista
De côr morena, boca pequena, olhar trocista

Ai, Mouraria, do homem do meu encanto
Que me mentia mas que eu adorava tanto…
Amor que o vento como um lamento levou consigo
Mas que ainda agora e a toda hora trago comigo…

Ai, Mouraria, dos rouxinois nos beirais
Dos vestidos côr de rosa, dos pregões tradicionais…
Ai, Mouraria, das procissões a passar,
Da Severa, a voz saudosa na guitarra a soluçar!


Foi Deus, musica e testo Alberto Janes, 1952 (nel disco live “No Café Luso” del 1955, edito nel 1976 e in Abbey Road del 1952)

Não sei
Não sabe ninguem
Por que canto o Fado
Neste tom magoado
De dor e de pranto…
Neste tormento
Todo sofrimento
E eu sinto que a alma
Ca dentro se acalma
Nos versos que canto…
Foi Deus
Que deu luz aos olhos
Perfume as rosas
Deu oiro ao sol
E prata ao luar…
Foi Deus
Que nos pos no peito
Um rosario de penas
Que vou desfiando
E choro a cantar…
Que pos estrelas no céu
E fez o espaco sem fim
Deu luto as andorinhas
Ai! E deu-me esta voz a mim!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le cose più belle sono spesso quelle che ci succedono per caso, senza averle cercate.
Così è avvenuto per me con il blog di Luisa. Come causale è stata la mia scoperta del fado, che sino allora ritenevo musica da museo, più per ignoranza che per altro. Poi ho scoperto la voce unica di Amália Rodrigues e si è aperto
davanti a me un mondo pieno di sorprese. E´ questo mondo che ritrovo nei post di Luisa, di cui ammiro il coraggio, per aver dedicato esclusivamente al fado
il suo blog, e la passione che la porta a indagare con certosina dedizione ogni aspetto di questo fenomeno che non è soltanto musicale e culturale, ma è
soprattutto un modo di stare al mondo. Tutto ciò Luisa lo va rivelando di post in post, componendo una tela ricca di note, personaggi, storie, ma che
sprigiona anche saudade e odore di salsedine, elementi senza i quali il fado non sarebbe mai nato.
Piero
http://blog.libero.it/atlantico/