venerdì 14 marzo 2008

AMÁLIA RODRIGUES, FADO INCARNATO: Amália e l’Italia.

Amália Rodrigues è l’emozione incarnata nel canto e appartiene all’olimpo delle maggiori interpreti del mondo. E’ unanimemente riconosciuta come lo specchio delle emozioni di una terra ricca di storia: il Portogallo. Purtroppo l’Italia, che l’ha ospitata sin dagli anni 70 dal Nord al Sud nei maggiori teatri, non ha compreso a fondo lo spirito di questa artista e della musica che portava con se. La traduzione italiana della biografia portoghese di Amalia è apparsa solo nel Maggio 2006, ovvero sei anni dopo la sua morte. La traduzione italiana di “Storia del Fado” del Prof. R.Vieira Nery, è uscita nell’estate dello stesso anno. Il libro sul Fado di Coimbra, nei primi mesi del 2008 (C.Giacobbe, Il Fado di Coimbra. Besa editrice, 2008, Lecce). Siamo sempre indietro, indietro su tutto!
Perché è accaduto ciò? Il Fado portoghese, così come Amália, che ne è la principale portavoce, fa parte della storia di un paese europeo, della sua cultura…Chi sono i responsabili di una simile trascuratezza storico-culturale? Le case editrici? Gli esperti in critica musicale? I politici? Come mai del Tango argentino e della Bossanova, conosciamo quasi tutto e del Fado portoghese pressoché nulla? Forse siamo più interessati alle musiche dell’America Latina più che a quelle della porta accanto? Forse l’Unione Europea e il Trattato di Lisbona (Dicembre 2007) hanno occupato così tanto le menti che non c’è stato tempo di promuovere le tradizioni culturali portoghesi..!? Eppure la nostra amata musica napoletana ha lo stesso spirito di quella lisboeta, la sua stessa saudade… C’è solo un dato di fatto in questa trascuratezza burocratica: molte persone non sanno cosa sia il Fado, né tanto meno hanno mai sentito parlare di Amália Rodrigues…ma del resto l’importante è conoscere le biografie quotidiane di Britney Spears e Paris Hilton…senza nulla togliere a queste due grandi stelle del nostro panorama musicale!
Termino qui la polemica e invito chi legge e, come me, ama la musica a riflettere…

Amália in Italia (cd EMI 1974)

In questo cd ci sono la maggior parte delle sue canzoni cantate in italiano.
Amor dammi quel fazzolettino, La tramontana, Canzone per te, Il cuore rosso di Maria e la divertente
E’ ou nao è, che è una canzone di Amália, scritta e composta da Alberto Janes, che Milva cantò in italiano, la celeberrima Filanda.
E' OU NAO E'!
E' ou nao eque o trabalho dignifica
E assim que nos explica
o rifao que nunca falha
E' ou nao eque disto toda a verdade
e que so por dignidade
no mundo ninguem trabalha
orquestra
E' ou nao é
que o povo nos dis que nao
que o nariz nao e feicao
seja grande ou delicado
no meio de cara
tem por forca que se ver
mesmo a quem nao o meter
onde nao e chamado
E' ou nao é
que un velho que a rua saia
pensa ao ver a mini-saia
este mundo esta perdido
mas se voltasse
agora a ser rapazote
acharia que o saiote
e muitissimo comprido
E' ou nao é
bondoca a humanidade
todos sabem que a bondade
e que faz ganhar a ceu
mas a verdade
nua sem salamaleque
que tive de aprender e que
ai, de mim se nao for eu
ESTRIBILHO:
Digam la se e assim ou nao é
ai nao nao é ai nao nao é
Digam la se e assim ou nao e
ai nao nao é - Pois é

Ma la vera chicca è LP EMI del 1973 “A una terra che amo”

Qui Amália si diverte a cantare nei vari dialetti italiani, calabrese, siciliano, napoletano…è un disco per amatori del genere…contiene:

Amor dammi quel fazzolettino
Sora menica
Tarantella
Canto delle lavandaie del vomero
Ciuri ciuri
La bella Gigogin
Sant’Antonio allu deserto
Maremma
Tiramole
Vitti’na crozza

Un’ultima particolarità è il cd “Roberto Murolo, I grandi duetti” che contiene il duetto di Amália con Roberto Murolo “Anema e Core”.
Vitti' na crozza (composta da F. Li Causi, 1950)
Una delle più famose canzoni popolari italiane, interpretata, tra gli altri, da Domenico Modugno, da Rosa Balistreri...nonché parte della colonna sonora del famoso film Il cammino della speranza di Pietro Germi, con Saro Urzì, Raf Vallone e Elena Varzi (1950).
La crozza è il teschio di un giustiziato. Nelle giustizie feudali - anche in Sicilia - si usava attaccare la testa dell'uomo, su cui era stata eseguita sentenza di morte, alla torre del castello; e, se si trattava di un qualche brigante che aveva terrorizzato anche le terre vicine, i "quarti" (di uomo, non di bue) alle porte del paese.
Vitti na crozza supra lu cannuni
fui curiuso e ci vossi spiare
idda m'arrispunniu cu gran duluri
murivi senza un tocco di campani
Si nni eru si nni eru li me anni
si nni eru si nni eru un sacciu unni
ora ca sugnu vecchio di ottant'anni
chiamu la morti i idda m arrispunni
Cunzatimi cunzatimi lu me letto
ca di li vermi su manciatu tuttu
si nun lu scuntu cca lume peccatu
lu scuntu allautra vita a chiantu ruttu

8 commenti:

silvia ha detto...

è un peccato che molte persone non conoscano questo tipo di musica...è un suono soave e bellissimo!
Complimenti per gli articoli e per il blog!

Alessio Cammilloni ha detto...

complimenti per il tuo blog.
purtroppo la musica appartiene alle industrie . creando "spettatori " che ascoltano tutto ciò che gli mettono in bocca (britney o le varie strafichette che belano piuttosto che cantare)senza cercare cose più complesse dal punto di vista musicale.
continua così!!!!!!!!!
http://www.jazztrumpet.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Per chi come me ha avuto la fortuna di conoscere AMALIA e di essere stata onorata della sua amicizia per oltre venti anni,
scoprire il Vs. sito nel mio vagabondare per youtube in questi mesi, è davvero una sorpresa emozionante, tanto più emozionante
se avanzo l’ipotesi che il Vs. sito possa essere frequentato da giovani,dato che questo mezzo di comunicazione vede protagonisti
le nuove generazioni. ( non che io sia appartenente all’era mesozoica, ho 54 anni)
Per ora mi fermo qui avendoVi appena “scoperti”
Non frequento internet spesso, il tempo è tiranno, inoltre i miei figli chissà perché finiscono sempre per avere la meglio!!!!
p.s io sarò a Lisbona quasi sicuramente il 1 luglio prossimo
p.s. vorrei ricordarVi che quest’anno ricorre il 10° anno dalla “despedida” di Amalia avvenuta il 6 ottobre del 1999
Beijinhos e saudades
SILVANA A PORTUGUESA

Anonimo ha detto...

Sono un appassionato di fado ed ogni anno vado a Lisbona per 2-5 giorni A "riempirmi" di saudade a portare i fiori alla tomba di Amalia a salutare le sig.re Estrela ed Isabel della Casa museo di amalia in rua sao bento . Quest' anno ci vado nei giorni del 10°anniversario della morte di Amalia. So che andate a Lisbona in ccasione della festa di S.Antonio. Vorrei un piacere:che andaste alla Casa Museo a chiedere alle Sig.re se sono già previste delle manifestazioni o programmi per il 10° Anniversario. Le Sig.re mi conoscono come quel sig.re di Verona un pò bassino che va sempre a salutarLe.Ti ringrazio sin d'ora e in attesa di sentirTi e conoscerTi personalmente porgo distinti saluti. Renzo

Anonimo ha detto...

Carissima Luisa.
Sono alla ricerca da parecchio tempo di una canzone sentita molti anni fa dalla splendida voce di Amalia Rodrigues.
Ricordo solo alcune parole.....
"L'uccello dorme nascosto nel cuor.... eternamente nascosto nel cuor".....
".....La canzone che il vento sospinge da te".......

Ti sarei infinitamente grato se potessi comunicarmi il titolo di questa canzone.
Grazie infinite.
Walter Villanova - Treviso

Luisa Notarangelo (Lusitana Saudade) ha detto...

Ciao Walter, Amalia ha cantato in italiano solo in due Lp, di cui uno è possibile reperirlo rimasterizzato in cd e si chiama "Amalia in Italia". La canzone si chiama Il mare é amico mio...che carina!! Puoi trovarlo on line.
L'altro Lp si chiama "A una terra che amo", ma questo brano non fa parte di questo Lp....
Mi trovi su facebook...e trovi anche la pagina dei fan del mio blog fado portoghese....

Un caro saluto, Luisa Notarangelo

La Nostra Italia ha detto...

Ciao Luisa,

complimenti per il tuo bellissimo blog sulla musica portoghese. L'ho trovato mentre cercavo il nome della canzone "Il mare è amico mio" (e ti ringrazio per l'informazione).

Il fado e la musica popolare portoghese è una delle ricchissime espressione di questa cultura che ha attraversato l'oceano e conquistato il mondo sino ai tempi remoti. Ed io sono fiera di essere frutto di questa conquista in quanto sono nata in Brasile.

Un caro saluto

Anonimo ha detto...

F A V O L O S O! non dico altro. Io amo Amalia, cantante magnifica. Pure il blog specifico,l' ho scoperto per caso!GRAZIE LUISA (giusto il nome?)